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sabato 23 marzo 2024

Recensione: Tragedia in tre atti di Agatha Christie

 

Recensione

 

Ciao lettori!
La Tappa di Aprile della #readchristie2023 aveva come tema l'"avvelenamento" e "Tragedia in tre atti" lo rispecchia perfettamente.
📔 Dato alle stampe nel 1934, il volume si connota per la marginale presenza di Poirot che si tiene stranamente lontano dalle luci della ribalta, lasciando però spazio a dei "supplenti" piuttosto capaci: il carismatico Cartwright e l'affabile Satterthwaite.
📕 I due si sono ritrovati testimoni della prematura morte del reverendo Babbington, un uomo senza particolari problemi di salute, nonchè privo di nemici.
📗 La sua strana dipartita li lascia perplessi ed i loro sospetti trovano conferma, poco tempo dopo, nella tragica fine dell'amico Bartholomew Strange. Il veleno sembra sia stato somministrato ad entrambi durante un ricevimento a cui hanno preso parte gli stessi invitati, quindi la lista dei presenti è un ottimo punto di partenza per l'indagine.
📘 La Christie ha creato una nemesi di tutto rispetto per Poirot, un vero Moriarty con la passione per i colpi di scena. Non posso dirvi di più, ma l'autrice ha giocato davvero un bel tiro a chi legge, non risparmiando la polvere negli occhi. "Tragedia in tre atti" è sicuramente uno dei suoi gialli meno prevedibili, strutturato per di più come una pièce teatrale con delle figure secondarie interessanti.
 
Voto:5/5

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