Questo Post è dedicato a "La Repubblica dei ladri", il terzo volume della The Gentlemen Bastard Sequence di Scott Lynch
che ho letto grazie a Mondadori e alla blogger Nia di Cronache di Lettrici accanite organizzatrice del Review Party.
"La Repubblica dei ladri" è un libro molto atteso dai lettori italiani, perchè dopo anni dalla prima pubblicazione di "Gli inganni di Locke Lamora" e "I pirati dell'Oceano rosso" permette ai fan di Jean e Locke di scoprire cosa è successo ai loro beniamini in seguito all'incontro con quei simpaticoni dei maghi di Karthain.
Titolo: La Repubblica dei Ladri (The Gentlemen Bastard Sequence #3)Autore: Scott LynchCasa editrice: Mondadori (Collana Fantastica)Data di pubblicazione: 1 dicembre 2020
Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un… clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un'opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo.
Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l'operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte.
Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l'amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale. Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n'è andata. Ora si ritrovano nuovamente uniti in uno scontro.
Di fronte all'unica persona che sia in grado di tenergli testa – nel gioco dell'amore e in quello degli inganni – Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla.
Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi.
Recensione
- Ringrazio la Mondadori per avermi fornito la copia digitale per questa lettura -
"La Repubblica dei ladri" è un libro che i fan del truffatore Locke e del prode Jean apprezzeranno particolarmente perchè Lynch non si sofferma soltanto sul tempo presente, ma ci regala degli illuminanti capitoli sul passato dei suoi protagonisti.
Del bizzarro apprendistato dei Bastardi Galantuomini conoscevamo infatti solo una piccola parte con Padre Catena e il Forgialadri, ma adesso possiamo scoprire di più su questo incredibile gruppo nato a Camorr, su cosa c'è stato tra Locke e la famosa Sabetha e in merito ai loro fortunati esordi nella "nobile" arte dell'ingannare il prossimo.
Senza nulla togliere alle ultime disavventure di Locke, posso dire che sono stati proprio questi flashback i passi che ho preferito, perchè pur avendo commesso degli errori dovuti all'inesperienza i personaggi hanno dimostrato capacità di adattamento, vibrato di ira repressa e provato sentimenti sinceri.
"Le parole sono morte finché non dai loro un contesto" disse Moncraine. "Finché non ci metti dietro un personaggio e gli dai un motivo per pronunciarle in un certo modo."
Amando il teatro non potevo che apprezzare l'espediente di Lynch e questa compagnia di attori sui generis.
Ognuno di essi ha una storia particolare, ma il palcoscenico è la loro casa e dopo i primi drammatici momenti la missione di Locke non sembra più irrealizzabile.
I Bastardi Galantuomini sono degli adolescenti ribelli, ma insieme costituiscono una vera squadra, pronta a coprirsi a vicenda le spalle nel momento del bisogno e a improvvisare, se necessario, per non tradire gli amici.
Sabetha che conoscevamo solo attraverso le rare allusioni di Locke e Jean nei precedenti volumi, merita a pieno l'aura di mistero che la circondava. E' intelligente, determinata, pragmatica, qualità che non potevano non colpire Locke.
Preferisco la confusione che mi crei tu a una granitica certezza su chiunque altro, hai capito?
Ammiro la tua bravura in tutto ciò che fai, anche quando mi fa sentire tanto piccolo che potrei annegare in questa coppa di vino.
Sono due facce della stessa medaglia e lei si dimostra un'avversaria tosta e pericolosa. Sa di essere in vantaggio rispetto ai suoi amici, perchè conosce il loro modus operandi e sfrutta questo particolare a pieno e senza alcuna remora nei capitoli dedicati agli intrighi politici dei maghi.
Truccare le elezioni e non farsi scoprire è un'impresa ardua, ma la posta in gioco è alta e Locke ha sempre amato le sfide.
Forse è proprio quando tutte le chance sembrano esaurite che la sua mente elabora il piano più folle che si sia mai visto tra gli onesti truffatori.
Non aspettatevi comunque scene romantiche e sdolcinate in "La Repubblica dei ladri": più che una relazione quella di Sabetha e Locke è una lotta per decretare il migliore, ma sono sicura che in futuro l'autore ci donerà qualche gioia.
Lynch con questo volume sfodera uno dei suoi assi nella manica e presenta un colpo di scena che cambia la vita dei protagonisti. Non anticipo nulla, ma sono pronta a ipotizzare con voi cosa succederà nei commenti, perchè sono davvero curiosa di vedere se le mie idee si riveleranno corrette o meno.
Voto: 5/5