Recensione
martedì 19 marzo 2024
Recensione: I lupi dorati di Roshani Chokshi
by
Leryn
Il tempo è letteralmente volato la scorsa settimana, ma ogni sera, prima di coricarmi, ho macinato qualche capitolo di un titolo originale che unisce atmosfere fantasy e steampunk.
Se avete apprezzato "L'attraversaspecchi" della Dabos, "Sei di Corvi" della Bardugo e "I Bastardi Gentiluomini" di Lynch il primo libro della trilogia di Roshani Chokshi dovete assolutamente recuperarlo.
Tra i punti di forza del romanzo annovero sicuramente i protagonisti di cui possiamo leggere i diversi punti di vista. Séverin è determinato, astuto e profondamente legato a coloro che compongono la sua piccola cerchia. Dopo aver superato un'infanzia infelice e violenta egli pensa ormai soltanto a riappropriarsi del potere. Laila nasconde invece la fragilitá dietro una maschera seducente, cercando d'impedire ai segreti sepolti nel suo cuore di distruggerla.
Enrique è alla disperata ricerca del suo posto nel mondo e di qualcuno che riesca a vedere la sua essenza, chissà se in questa trilogia le sue preghiere verranno ascoltate. Zofia è geniale e distaccata, vive in un mondo tutto suo e non potrete che tifare per lei. Il coraggio che dimostra e gli sforzi che compie per superare le sue paure la rendono unica.
Séverin è la calamita che tiene unito il gruppo, l'elemento più affine all'oscurità che tutti cercando di proteggere dalla cattiveria del mondo.
Hypnos è il jolly, colui che nessuno si aspettava di trovare, ricco e disperatamente bisognoso di amici sinceri.
Se non avessi letto in precedenza libri con bande simili, probabilmente lo avrei apprezzato di più, ma "I lupi dorati" mi ha tenuto buona compagnia, anche se l'accento sul romance al momento non è ancora troppo marcato. Immagino che le relazioni tra le varie figure verranno approfondite nel seguito.
Voto:4/5.
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