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sabato 16 aprile 2016

Recensione di L' Angelo (Le Origini, Shadowhunters) di Cassandra Clare


Titolo: L'Angelo (Le Origini, Shadowhunters)
Autore: Cassandra Clare
Pubblicato: 29 maggio 2012
Casa Editrice: Mondadori
Lingua: Italiano

Recensione 
Nel 2015 ho partecipato a A date with the perfect book boyfriend (https://www.facebook.com/events/783211561758471/), evento organizzato da Please Another Book, Il Cibo della Mente, Se solo sapessi dire, Chiaraleggetroppo, Wonderful Monster, Coffee&Books, Petrichor, Chronicles of a bookaholic e Bookish Advisor.

Queste blogger mi hanno permesso di aggiungere alla mia Lista dei desideri tanti libri che fino a quel momento non avevo mai considerato ed oggi voglio dire grazie ad Alex&Pam per aver scelto Will Herondale.
Sono riuscite ad incuriosirmi al punto da acquistare il primo libro di questa trilogia nonostante sia ambientato in epoca Vittoriana.

Chi mi conosce sa che leggo quasi esclusivamente storie ambientate ai nostri giorni o perlomeno nel Novecento, ma sin dalle prime pagine sono rimasta affascinata dalla Londra descritta dall’autrice: mi sembrava quasi di vederla, così diversa dalla città pulitissima e scintillante nella quale sono stata tanti anni fa.

Tessa Gray ha solo sedici anni e dopo aver perso l’amata zia riceve un biglietto dal fratello Nate per raggiungerlo in Inghilterra. Sembra davvero un segno divino, visto che la ragazza è poverissima e non ha più nessun motivo per rimanere in America.

Appena sbarcata con sua grande sorpresa, non trova il ragazzo ad attenderla, ma due eccentriche donne che si rivelano essere delle streghe. Le Sorelle Oscure la costringono ad un lungo e difficile addestramento, minacciandola di uccidere il suo congiunto se non avesse obbedito alle loro richieste.
Tess superati i primi momenti d’incredulità si rende conto che le due donne non le hanno mentito, è davvero dotata di un immenso potere: può assumere l’aspetto di una persona semplicemente toccando un oggetto a lei appartenuto, venendo inoltre a conoscenza di una parte dei suoi pensieri.

Appreso che il misterioso Magister di cui le sue carceriere parlano con grande rispetto sta per venire a prenderla, Tess tenta la fuga, ma non riesce a riconquistare la libertà. L’arrivo di un ragazzo sconosciuto, bello come gli eroi dei romanzi che le hanno fatto compagnia per tanti anni, sblocca la situazione. Will Herondale non sapeva della sua esistenza, ma non esita a proteggerla e portarla con sé.

La ragazza rimane ferita nello scontro e viene condotta all’Istituto degli Shadowhunters, Cacciatori di demoni da molte generazioni, come apprende leggendo un libro prestatole da Will e grazie alle conversazioni intercorse con gli altri abitanti dell’edificio: la Direttrice dell’Istituto Charlotte, l’inventore Henry, la domestica Sophie, il servitore Thomas, la Cacciatrice mancata Jessamine ed un altro Shadowhunters di nome James.

Il ragazzo è noto a tutti con il diminuitivo di Jem, ha originali orientali e viveva a Shanghai con la sua famiglia fino a quando essa non fu sterminata da un demone.
Suona il violino, ha un animo buono e sembra riuscire a comprendere chi lo circonda senza aver bisogno delle parole. Come avrete intuito ho adorato questo personaggio, non solo per il coraggio e la fragilità, ma perché sta vicino a Tess nei momenti in cui lei ha più bisogno, dicendole la verità e provando a consolarla.
La sua salute è malferma, ma non lo scambierei con 10 Will che invece trovo pieno di ombre e di paure. So che i suoi atteggiamenti scostanti sono un pallido tentativo di allontare la ragazza, ma ugualmente non riesco a sopportare i continui cambi di umore e le asprezze.

Tess si fida dei suoi nuovi amici e sperando di riuscire a scoprire il destino del fratello, accetta di prendere parte ad una festa organizzata dal potente vampiro Alexei De Quincey vestendo i panni di Camille Belcourt, l’amante dello stregone Magnus Bane.

La messinscena sembra procedere nel migliore dei modi, fino a quando la vittima che De Quincey progetta di dissanguare si rivela essere proprio Nathaniel. La situazione precipita, il vampiro in un momento di confusione riesce a fuggire, ma gran parte del suo Clan è sterminato.

La bravura di Cassandra Clare che avevo apprezzato già in Città di Ossa, libro che conto di rileggere, si rivela nella complessa rete di trame principali e secondarie, nelle relazioni tra le diverse figure che affollano le sue pagine ed ogni dettaglio anche piccolo che apparentemente passa inosservato sotto lo sguardo frettoloso del lettore è determinante per svelare il mistero che avvolge l’esistenza di Tessa.

Ad un certo punto mi sono resa conto di essere stata abilmente raggirata dall’autrice, ma non serbo rancore.
Church e Magnus sono stati davvero delle piacevoli sorprese, come quando si esce per una passeggiata e s’incontra un vecchio amico. Il ciondolo a forma di angelo meccanico un colpo da maestra così come gli automi biomeccanici che non avevo riscontrato in altri testi.

<< Qualunque cosa tu sia fisicamente, maschio o femmina, forte o debole, malato o sano … tutte queste cose contano meno di ciò che è contenuto nel tuo cuore. Se hai l'anima di un guerriero, sei un guerriero. Qualunque sia il colore, la forma, il disegno che la nasconde, la fiamma all'interno della lampada rimane la stessa. Tu sei quella fiamma. >>

Se nutrivate anche il più piccolo dubbio su questo romanzo, sono sicura che le meravigliose parole di Jem vi faranno cambiare idea.
I libri della Clare non sono storie per ragazzi, come alcuni a torto credono. Contengono messaggi importanti; invitano al rispetto, all’impegno per costruire un modo migliore, ad amare senza paura e sottolineano l’importanza del duro lavoro.
Quando si parla delle discriminazioni a cui sono soggette certe creature sovrannaturali, non è molta la differenza con la realtà con cui si confronta quotidianamente chi non è bianco, ricco e sano nella nostra società.

Voto 5/5

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