Alcuni giorni fa ho preso in prestito in biblioteca il Drago della Oscar Vault (1440 pag) che racchiude la trilogia di Sarah J. Maas con protagonista Feyre e la novella "Una Corte di Gelo e Stelle".
Venerdì dovrò restituirlo e probabilmente non riuscirò a completare "Una Corte di Ali e Rovina", ma sono felice di aver terminato "I lupi dorati", "La fabbrica di cioccolato" e i romanzi sui Fae Superiori in questo lasso di tempo. Lavorando sei giorni alla settimana, leggere è ormai diventato come gareggiare alle Olimpiadi.
L'intreccio di "La Corte di Nebbia e Furia" è più coinvolgente ed
emozionante di quello del volume precedente, mostrando una Maas più
concentrata su azione e caratterizzazione che nelle pure relazioni tra
le coppie.
Ci immergiamo nel senso di colpa di Feyre per aver sacrificato degli
innocenti nel Regno sotto la Montagna, negli incubi che prova, di fronte
ai quali Tamlin invece di preoccuparsi preferisce girarsi dall'altro
lato.
Il Signore Supremo della Corte di Primavera è una figura tossica che si
dice innamorata, ma è solo preda di un disperato bisogno di controllo.
Amare non significa tarpare le ali di una persona, toglierle la facoltà
di prendere decisioni e chiuderla in una gabbia dorata. La Maas ha
evidenziato come tutto questo sia sbagliato contrapponendo al
comportamento di Tamlin la fiducia, il sostegno e il supporto che invece
Rhys offre a Feyre senza pretendere nulla in cambio. Lui, capitolo dopo
capitolo, l'aiuta a sfruttare i suoi talenti e a diventare la versione
migliore di se stessa.
Ho molto apprezzato anche i personaggi secondari presenti, da Amren che
nasconde terribili segreti, al selvaggio Cassian, fino allo spezzato
Azriel di cui non vedo l'ora di leggere un "lieto fine".
Spero che la Maas non faccia scherzi, nei fantasy le brutte sorprese
sono ormai troppo frequenti.
Voto: 4/5
Preferite i fantasy in cui c'è spazio anche per una storia d'amore o prediligete le storie di guerra?
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