Ho potuto osservare da vicino parte del suo lavoro da editore che, personalmente, vedo come un affascinante e laborioso dietro le quinte che permette a noi lettori di bearci del prodotto finito, il libro.
Graphe.it nasce nel 2005 come realizzazione di un sogno che persiste nel lavoro di tutti i giorni. Piccola Casa editrice indipendente che ha come intenzione quella di perseguire la massima circolazione delle idee.
Il nome riporta il vocabolo che in greco sta a significare proprio “scrittura” e il logo vede un’amazzone con elmo greco che scocca il dardo della parola.
E noi siamo qui, a farci colpire da ogni freccia che sotto forma di libro arriva fino a noi.
Roberto, grazie per la tua disponibilità e per essere sempre pronto a parlare di ciò che ti appassiona e ci lega in questo mondo fantastico.
La mia prima domanda riguarda proprio quel rettangolo che profuma di buono, carta, parole e libertà : il libro.
Cos’è per te il libro e cosa rappresenta nella tua vita?
Roberto Russo: Ho avuto la fortuna di crescere in un contesto in cui i libri c'erano sempre. Nella cameretta che condividevo con mio fratello – semplice e spartana come quelle di cinquant'anni fa – c'era l'essenziale: i letti, i comodini, l'armadio. E una grande libreria a parete.
Mio padre aveva una passione per il Giallo Mondadori e per la collana Segretissimo: li aveva sempre con sé e approfittava del percorso per andare al lavoro (in treno, da un paesino del Lazio sud al confine con la Campania fino a Roma) per leggerli. La passione di leggere in treno me l'ha trasmessa lui e oggi viaggiare senza un libro per me è un dramma! Mia mamma, dal canto suo, spesso leggeva a me e mio fratello storie prima di addormentarci. Insomma, di libri ne ho visti, toccati, letti, scarabocchiati fin da quando ero piccolo. Questo mi porta a dire che il libro, per me, rappresenta un compagno con cui passare il tempo. Ma non è un feticcio: un libro è un buon amico se lo apri e lo leggi perché così può raccontarti qualcosa; averlo come oggetto da esposizione o collezione non rientra nelle mie corde. Per me, l'importante è la lettura.
Roberto Russo: Necessario e fondamentale: uno non esiste senza l'altro.Come Casa editrice abbiamo sempre sostenuto che vogliamo intessere rapporti umani prima che professionali e credo che molte volte ci siamo riusciti. Si lavora meglio se c'è fiducia reciproca, se si è disponibili al confronto tra entrambi le parti.
Roberto Russo: Viviamo in una realtà in cui il libro ha perso molto del fascino che aveva in passato (e qui bisogna dire che una parte di responsabilità l'abbiamo anche noi editori) e trovare nuovi modi per avvicinare le persone alla lettura è di vitale importanza.Senza dubbio i Festival letterari sono importanti e la Fiera del Libro di Iglesias si inserisce perfettamente in questo solco, a mio modo di vedere: portare i libri in piazza, far vedere che questi oggetti esistono, che esiste tutto un mondo che si ruota accanto, ascoltare dalla viva voce di autrici e autori il perché e il percome è nato quel determinato libro è un valore aggiunto.Insomma, vedere piazza Pichi piena di persone attente che ne ascoltano un'altra che parla di un libro è senza dubbio una bella esperienza.
Roberto Russo: Te ne dico due.La prima è di Pietro Citati, che invita alla lettura attenta e curiosa: "Se vogliamo conoscere il senso dell'esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell'angolo più oscuro del capitolo, c'è una frase scritta apposta per noi”.L'altra, che trovo sempre affascinante ma non ti spiego il perché, è del Premio Nobel Patrick Modiano: “Le domeniche sera lasciano strani ricordi, come piccole parentesi di nulla nella vita".
2 commenti:
Grazie per l'ospitalità e complimenti per il blog!
Grazie e buon lavoro!
Leryn
Posta un commento