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Leryn: Benvenuta Rachel e grazie per aver accettato di partecipare a questa intervista!
Rachel: In ECHO c’è molto di me. Devo dire che ho suddiviso passioni, manie, ossessioni, emozioni un po’ in tutti i vari personaggi che si muovono nel romanzo.In Sam c’è il mio lato cinico, quello che, a prima vista, mostro al mondo. In Tom invece ho concentrato il mio essere ironica, sarcastica.Tra loro rimbalzano passioni affini che sono le mie: mi riferisco alla letteratura, alla musica, all’arte. Per essere onesta anche nei personaggi secondari (coinquiline comprese) c’è qualcosa di mio.Credo sia un meccanismo automatico che si innesca quando scrivo, che mi permette di sentire e percepire in maniera autentica un personaggio di carta.
Rachel: Assolutamente sì. Tutte le canzoni che ho inserito alla fine del romanzo e che fanno da playlist ai vari capitoli di ECHO sono quelle che mi hanno accompagnato durante la stesura. Qualcuna l’ho ascoltata in maniera decisamente ossessiva: penso ad esempio a Renegades dei X Ambassadors o What’s Up dei 4 Non Blondes.Una canzone in particolare mi ha ispirato ma … Non posso citarla qui. Sarebbe troppo spoiler!
Rachel: Gli direi … ‘Respira. Hai appena realizzato una cosa bellissima. Lasciala riposare. Permettile di assestarsi e poi, torna a leggerla e rileggila e poi leggila ancora.Smussa ogni dettaglio che non torna, correggi i refusi, pensa. Poi respira ancora.Se a questo punto, tu autore, per primo, non ti sei ancora stufato della storia … Allora puoi avere tra le mani la trama giusta per esordire’.
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