Ciao Lettori!
Stamattina siamo partiti alla scoperta della Fiera del Libro di Iglesias, oggi pomeriggio ospito un altro Post di Erika Carta (socia dell'Associazione ArgoNautilus) che ringrazio per il prezioso aiuto.
Erika ha intervistato per voi ...
Roberto Russo di Graphe.it Edizioni
Erika Carta: Ho avuto modo di conoscere Roberto Russo grazie alle infinite strade che la Fiera del Libro di Iglesias ha dipanato di fronte a me e in qualche modo, incrociato alla mia.
Ho potuto osservare da vicino parte del suo lavoro da editore che, personalmente, vedo come un affascinante e laborioso dietro le quinte che permette a noi lettori di bearci del prodotto finito, il libro.
Ho potuto osservare da vicino parte del suo lavoro da editore che, personalmente, vedo come un affascinante e laborioso dietro le quinte che permette a noi lettori di bearci del prodotto finito, il libro.
Graphe.it nasce nel 2005 come realizzazione di un sogno che persiste nel lavoro di tutti i giorni. Piccola Casa editrice indipendente che ha come intenzione quella di perseguire la massima circolazione delle idee.
Il nome riporta il vocabolo che in greco sta a significare proprio “scrittura” e il logo vede un’amazzone con elmo greco che scocca il dardo della parola.
E noi siamo qui, a farci colpire da ogni freccia che sotto forma di libro arriva fino a noi.
Roberto, grazie per la tua disponibilità e per essere sempre pronto a parlare di ciò che ti appassiona e ci lega in questo mondo fantastico.
La mia prima domanda riguarda proprio quel rettangolo che profuma di buono, carta, parole e libertà: il libro.
Cos’è per te il libro e cosa rappresenta nella tua vita?
Roberto Russo: Ho avuto la fortuna di crescere in un contesto in cui i libri c'erano sempre. Nella cameretta che condividevo con mio fratello – semplice e spartana come quelle di cinquant'anni fa – c'era l'essenziale: i letti, i comodini, l'armadio. E una grande libreria a parete.
Mio padre aveva una passione per il Giallo Mondadori e per la collana Segretissimo: li aveva sempre con sé e approfittava del percorso per andare al lavoro (in treno, da un paesino del Lazio sud al confine con la Campania fino a Roma) per leggerli. La passione di leggere in treno me l'ha trasmessa lui e oggi viaggiare senza un libro per me è un dramma! Mia mamma, dal canto suo, spesso leggeva a me e mio fratello storie prima di addormentarci. Insomma, di libri ne ho visti, toccati, letti, scarabocchiati fin da quando ero piccolo. Questo mi porta a dire che il libro, per me, rappresenta un compagno con cui passare il tempo. Ma non è un feticcio: un libro è un buon amico se lo apri e lo leggi perché così può raccontarti qualcosa; averlo come oggetto da esposizione o collezione non rientra nelle mie corde. Per me, l'importante è la lettura.
Erika Carta: Autore/Editore: un binomio necessario.
Quale importanza dai a questo rapporto? In che modo
pensi possa influire sul lavoro finito?
Roberto Russo: Necessario e fondamentale: uno non esiste senza l'altro.Come Casa editrice abbiamo sempre sostenuto che vogliamo intessere rapporti umani prima che professionali e credo che molte volte ci siamo riusciti. Si lavora meglio se c'è fiducia reciproca, se si è disponibili al confronto tra entrambi le parti.
Erika Carta: E parlando di Festival letterari e in particolar modo
della nostra Fiera del Libro di Iglesias, quanto pensi siano essenziali nel
mondo della cultura, del libro e della lettura?
Roberto Russo: Viviamo in una realtà in cui il libro ha perso molto del fascino che aveva in passato (e qui bisogna dire che una parte di responsabilità l'abbiamo anche noi editori) e trovare nuovi modi per avvicinare le persone alla lettura è di vitale importanza.Senza dubbio i Festival letterari sono importanti e la Fiera del Libro di Iglesias si inserisce perfettamente in questo solco, a mio modo di vedere: portare i libri in piazza, far vedere che questi oggetti esistono, che esiste tutto un mondo che si ruota accanto, ascoltare dalla viva voce di autrici e autori il perché e il percome è nato quel determinato libro è un valore aggiunto.Insomma, vedere piazza Pichi piena di persone attente che ne ascoltano un'altra che parla di un libro è senza dubbio una bella esperienza.
Erika Carta: E per ultimo, volevo togliermi un piccolo sfizio e
conoscere una tua frase del cuore.
Roberto Russo: Te ne dico due.La prima è di Pietro Citati, che invita alla lettura attenta e curiosa: "Se vogliamo conoscere il senso dell'esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell'angolo più oscuro del capitolo, c'è una frase scritta apposta per noi”.L'altra, che trovo sempre affascinante ma non ti spiego il perché, è del Premio Nobel Patrick Modiano: “Le domeniche sera lasciano strani ricordi, come piccole parentesi di nulla nella vita".
Grazie per l'ospitalità e complimenti per il blog!
RispondiEliminaGrazie e buon lavoro!
RispondiEliminaLeryn