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domenica 15 settembre 2024

Recensione: Il ritorno del Re di J. R. R. Tolkien (The Lord of the Rings #3)


Recensione

Pubblicato nel 1955, il volume conclusivo della serie Il Signore degli Anelli si conferma un capolavoro ad ogni rilettura. Tolkien è riuscito ad imprigionare tra le pagine un caleidoscopio di emozioni, dall'abnegazione all'odio più feroce, conducendo il lettore non solo attraverso la Terra di Mezzo, ma soprattutto dentro al cuore dei suoi personaggi.

📙 Il destino dei nostri beniamini si è compiuto rivelando lati del loro carattere che mai avremmo sospettato: Gimli avverte il pungolo della paura prima di percorrere il Sentiero dei Morti, Legolas è conquistato dal fascino degli Approdi, Merry si scaglia contro il guerriero più temibile di Sauron mentre Denethor si abbandona alla cieca pazzia.
📗 Ampio spazio è dedicato alle peripezie di Frodo e Sam che tra mille sacrifici, orrori e tradimenti giungono più morti che vivi alle pendici del Monte Fato. Ed è lì che la brama di potere di Sauron è soffocata dalla creatura all'apparenza meno temibile della Terra di Mezzo.
📕 Un hobbit è riuscito dove uomini ed elfi hanno tentennato, dando vita ad uno scenografico scontro ad un passo dal baratro. Tolkien, con un colpo da maestro, ha fatto quadrare il cerchio assegnando un ruolo chiave ad una delle figure più iconiche e studiate di LOTR: Gollum.
📘 L'autore, in maniera modernissima, ha inoltre scritto per Eowyn (il mio personaggio preferito della saga) alcune scene madri che non cessano mai di emozionarmi. Sola, di fronte all'incarnazione del Male, non ha arretrato di un passo per difendere colui che considera un padre.
Ha trasformato il vuoto che sente dentro nell'arma più pericolosa che gli sgherri di Sauron potessero fronteggiare e salvato la Terra di Mezzo.

Voto: 5/5

📮📭 Quali serie consigliereste a tutti gli appassionati di romanzi fantasy e non?

 

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