Titolo: La memoria di Babel (L'attraversaspecchi #3)
Autore: Christelle Dabos
Casa Editrice: Edizioni E/O
Data d'uscita: 9 ottobre 2019
Sinossi
Nel
terzo intenso volume della saga Christelle Dabos ci fa esplorare la
meravigliosa città di Babel.
Nel cuore di Ofelia vive un segreto
inafferrabile, chiave del passato e, nello stesso tempo, chiave di un
futuro incerto.
Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la
sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire,
sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti
di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su
Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità . Basterà il suo talento
di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili?
Ha
ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?
Recensione
Anima, l’Arca d’origine
d’Ofelia,è ormai diventata per lei una prigione: prima di conoscere Thorn, i suoi
orizzonti erano sì limitati, ma non aveva mai sperimentato il senso d’impotenza
che adesso connota le sue giornate. Tenuta sotto stretta sorveglianza dalle
Decane, la ragazza è costretta a condurre le sue ricerche con estrema
discrezione e sente profondamente la mancanza del marito e degli amici. L’inaspettato
e provvidenziale arrivo di un personaggio caro alle lettrici della Dabos
rimescola le carte in tavola e agevola la fuga di Ofelia; munita di documenti
falsi e di una vecchia cartolina mette coraggiosamente piede a Babel, un mondo
estremamente diverso dal Polo, dominato dalla tecnologia, in cui gli automi
hanno soppiantato gli umani in numerosi compiti.
Se in precedenza la giovane
era stata costretta ad impersonare i panni di un valletto, in questa
circostanza l’autrice sceglie di alterarne solo parzialmente l’aspetto e la sua
nuova identità è tutta fondata sulla capacità di Ofelia di calarsi totalmente
nei panni di un’anonima animista.
Le esperienze che ha vissuto, positive o
negative, l’hanno resa più prudente e determinata, sebbene ogni tanto la sua
goffaggine torni a galla, procurandole qualche guaio.
La permanenza sull’Arca
si rivela più movimentata del previsto e ben presto si ritrova sola e
circondata da potenziali nemici.
Mi ha molto colpita la risposta da lei fornita
allo spirito di famiglia, quando interrogata sul perché stesse lottando per il posto
da precorritrice (una mansione che le permetterebbe d’indagare con maggiore
disinvoltura).
Ofelia afferma di voler “mettere le sue mani al servizio della
verità ”; è questo uno dei pregi che la contraddistinguono.
Il suo profondo senso di giustizia, la correttezza che muove le sue azioni la rendono pari a figure
come Katniss o Hermione, eroine indiscusse della letteratura per ragazzi.
Quanti al suo posto accetterebbero di rischiare la propria vita per salvare
quella altrui?
Non sarebbe forse stato
più semplice tirarsi indietro, lasciando il destino delle Arche a gente dotata
di maggiore potere? Se nei libri precedenti la sua attenzione era inizialmente
focalizzata sullo scoprire le reali ragioni del comportamento di Thorn, adesso
il suo sguardo è diretto verso ciò che la circonda, su misteri che affondano le
loro radici nel passato e stravolgono il presente. Il pericolo si nasconde
dietro ogni angolo e Ofelia deve appellarsi a tutto il suo coraggio, perché ad
essere messo a dura prova non sarà solo il suo spirito, ma anche il corpo.
La Dabos, pur avendo
già all’attivo centinaia di pagine scritte, nel terzo libro della saga continua
a stupirci con una storia incalzante e personaggi magnetici che non hanno nulla
da invidiare a figure come Gaela e Renard. Octavio, Mediana, Ambroise recitano
ognuno un copione diverso, ma riescono senza difficoltà a calamitare la nostra
attenzione per il carisma che emanano e l’aura di mistero che li circonda.
Spero che l’autrice riservi loro ampio spazio nel volume conclusivo della
serie, perché i nodi da sciogliere sono ancora molti.
Ho amato ogni capitolo
di “La memoria di Babel”, dopo averne atteso l’uscita con grande trepidazione e
adesso che l’ho terminato, credo che tempesterò le mie amiche di commenti.
Se non conoscete ancora
Ofelia e Thorn, dovete mettere al più presto piede sulle Arche; io vi aspetterò
seduta nel Memoriale di Babel.
Voto 5/5
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