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giovedì 28 gennaio 2021

Review Party: "Un tè con il Duca" di Sara Gatti

09:30 0 Comments

 Titolo: Un tè con il Duca

Autore: Sara Gatti

Casa editrice: Dri Editore

Data di pubblicazione: 26 gennaio 2021

 

Sinossi

 Un’indomabile fanciulla.
Un duca con un passato inconfessabile.
Una passione pronta a esplodere.

Inghilterra, 1822
Christopher, duca di Suffolk, quando scopre che l’amato fratello è stato ucciso in circostanze poco chiare, ritorna a casa dopo lunghi anni in esilio.
Nella tenuta vive la bella Charlotte, la promessa sposa di suo fratello, una ragazza dai modi garbati, ma con uno spirito indomabile.
Charlotte è affascinata dall’uomo anche se appare troppo sicuro e pieno di sé.
Ben presto una forte attrazione sconvolgerà le carte, ma un inconfessabile segreto spinge il duca a fare di tutto per farsi odiare dalla fanciulla.
Il passato oscuro riuscirà a dividerli oppure sarà la luce del vero amore a trionfare?


 

Recensione

-Ringrazio la Dri Editore per avermi fornito la copia digitale per questa Recensione-

 

 "Un tè con il Duca" è un romanzo ricco di pathos con due protagonisti, Christopher e Charlotte, che conquistano subito il lettore perchè pur appartenendo alla nobiltà sono allergici alle convenzioni e per nulla scontati.

Se inizialmente nel cuore del Duca non c'è posto che per il dolore e la vendetta, la vicinanza di Charlotte riporta a galla il suo bisogno di essere amato e la solitudine diventa per lui un pesante fardello. Christopher, anche solo inconsciamente, inizia a desiderare di mettere radici, dopo aver combattuto in guerra ed essersi spinto fino in America per fuggire dal ruolo che gli altri avevano scelto per lui.

La ferita che il Duca ha riportato in quegli anni lontani non è stata solo esteriore, ma lo ha segnato intimamente, spingendolo a rinunciare all'amore per paura di ricavarne altra sofferenza.

Quando è in sua compagnia, Charlotte cerca di rispondere a tono al Duca, anche se mai nessuno era riuscito a confonderla con parole cariche di sensualità e sfida come Christopher Seymour.

 

Quegli occhi erano tormento e passione, pericolo e salvezza.
 

Gli sbalzi di umore e il passato misterioso del Duca invece di allontanare Charlotte, la spingono ad avvicinarsi ancora di più a lui, accantonando le regole che una gentildonna dovrebbe seguire per ascoltare solo il suo cuore, avendo percepito il coraggio e la generosità di Christopher, nonostante i suoi tentativi di sminuirsi.

 

 Non le importava chi era stato in passato o chi sarebbe stato in futuro, le importava solo del presente e ciò che provava in quel momento.

 

I personaggi di Sara Gatti non lottano solo con le loro paure, ma anche con avversari in carne ed ossa, privi di scrupoli e moralità.

Leggendo il libro scoprirete come la sete di verità di Christopher metterà a dura prova il rapporto con Charlotte che con testardaggine si rifiuterà di recitare la parte della damigella in pericolo, impegnandosi in prima persona nelle ricerche come una vera eroina moderna.

 

Quella donna aveva qualcosa di unico; più dell'aspetto, il coraggio di non arrendersi, di non mollare, di non tirarsi indietro.

 

Voto: 5/5

-Ebook fornito da Dri Editore-

mercoledì 27 gennaio 2021

Review Party "I pirati dell'Oceano rosso" ( The Gentleman Bastard sequence #2) di Scott Lynch

09:00 1 Comments

 

Oggi vi parlo con grande piacere del secondo originale volume della saga di Scott Lynch che sto leggendo grazie a Mondadori che mi ha fornito una copia digitale per la Recensione  

e alla blogger Nia di Cronache di Lettrici Accanite (paziente organizzatrice di questo Review Party).

Titolo: I pirati dell'Oceano rosso (The Gentleman Bastard sequence #2)

Autore: Scott Lynch

Casa editrice: Mondadori (collana Fantastica)

Data di pubblicazione: 1 dicembre 2020

 

Sinossi

Dopo un violento combattimento con la malavita che li ha quasi uccisi, Locke e il suo fedele compare Jean fuggono dalla città in cui sono nati e approdano agli esotici lidi di Tal Verrar per curarsi le ferite. Ma neppure all’estremità occidentale del mondo civilizzato possono riposare, e presto tornano a dedicarsi a ciò che sanno fare meglio: rubare ai ricchi e intascare il ricavato.

Questa volta il loro obiettivo è oltremodo ambizioso: la torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata che ci sia. I suoi nove piani attirano una clientela facoltosa, e per giungere fino alla cima servono buon credito, comportamenti bizzarri… e un gioco semplicemente impeccabile. Perché c’è una sola regola importante che Requin, lo spietato padrone di Peccapicco, fa rispettare rigorosamente: chi bara avrà la morte.

Per nulla intimoriti, Locke e Jean hanno elaborato una strategia che comprende bugie, trucchi e inganni per tutti e nove i piani… su su fino al favoloso caveau di Requin. Sotto mentite spoglie, compiono la loro meticolosa ascesa verso un obiettivo ormai vicinissimo…

Ma qualcuno a Tal Verrar ha scoperto il loro segreto. Qualcuno giunto dal passato, che ha tutte le intenzioni di far pagare ai due sfacciati malviventi i crimini commessi. Ora avranno veramente bisogno di ogni grammo di astuzia per salvare le loro anime prezzolate. E potrebbe non bastare….

 

Recensione

 

Scordatevi Camorr e i suoi bassifondi e indossate il vestito migliore che possedete: per far buona impressione nella casa da gioco di Peccapicco dovrete ostentare tutta la vostra ricchezza e una generosa dose di charme. Requin e la sua guardia del corpo, la spietata Selendri non amano gli impostori, ma come abbiamo appreso nel primo volume della serie, Locke e Jean non sono tipi da tirarsi indietro di fronte alle difficoltà. 

Locke, dopo aver dovuto assistere alla morte dei suoi più cari amici, ha sviluppato una forte sete di giustizia e fatica a non immischiarsi quando degli innocenti sono vittime dei soprusi dei forti.

 

Qualcosa si stava risvegliando in lui, come se la sua coscienza fosse un lago profondo e immobile, come una bestia che si sforzava di salire alla superficie.   

Negli ultimi due anni hanno studiato senza sosta come derubare il loro obiettivo, peccato che in un attimo si siano trasformati da predatori in prede.

I maghi dell'Alleanza di Karthain, infatti, non dimenticano il torto subito e hanno tutta l'intenzione di rendere la vita dei nostri protagonisti veramente dura.

Maxilan Stragos, Arconte di Tal Verrar, privo di scrupoli e più che mai affamato di potere, si aggiunge senza alcun preavviso ai guai in cui Locke e Jean sono già incappati. L'essere troppo sicuri di sè è un difetto che persino i migliori truffatori in circolazione dovrebbero temere più della peste e purtroppo a Stragos basta il tempo di una bevuta per mettere nel sacco i nostri amici devoti a Perelandro.

Per salvare la pelle Locke e Jean sono costretti ad imbarcarsi su una nave e fingersi pirati con esiti non del tutto felici, dato che loro sono esperti di venti quanto me di ornitorinchi.

La situazione comincia ad assumere una piega veramente marinara che piacerà ai fan di Salgari dall'incontro con la nave Orchidea Velenosa dell'impetuosa Zamira Drakasha.

Tra ponti da lustrare come specchi, turni di guardia e mille incombenze Locke e Jean iniziano a guadagnarsi il rispetto della ciurma, in particolare di alcuni componenti.

Lynch inserisce in questo volume l'elemento romance, armonizzandolo molto bene nell'intreccio e donandoci delle pagine intense e appassionanti.

 

  « Tu sei l'unica cosa » sussurrò lei attraverso la stretta ferrea del proprio abbraccio, « l'unica cosa in tutto questo f*****o oceano, che sia mia [...]. Questa nave non mi appartiene. Diavolo, nemmeno questa cabina mi appartiene. Non ho un c****o di tesoro sepolto. Non ho famiglia, non ho un titolo, non più. »

 

Ho adorato la coppia che si è formata in "I pirati dell'Oceano rosso" e sono sicura che piacerà moltissimo anche a voi. Credo che se incontrassi l'autore della serie, questo sarebbe il primo argomento che affronterei nella conversazione. Non pensate però che Lynch sia diventato improvvisamente sdolcinato, perchè nel volume non mancano i giuramenti infranti, il sangue, le sonore litigate e così tante menzogne che finirà per girarvi la testa. I confini tra ingannatori e ingannati diventano sempre più labili e sono sicura che l'autore ha ancora in serbo degli assi di prima scelta nella sua manica.

 

Voto: 5/5


Non perdete le altre tappe del Review Party!

Non vedo l'ora di iniziare la lettura di "La Repubblica dei ladri" per scoprire cosa riserverà il destino a Locke e Jean e voi?

 

- La copia digitale per la Recensione è stata fornita da Mondadori- 

giovedì 21 gennaio 2021

Recensione: "L'assassinio di Roger Ackroyd" di Agatha Christie [#ReadChristie2021]

18:02 0 Comments

 

Titolo: L'assassinio di Roger Ackroyd

Autore: Agatha Christie

Casa editrice: Mondadori

 

Sinossi 

 King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove tutti si conoscono e dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato proprio quando stava per leggere una lettera che avrebbe fatto luce su un misterioso suicidio. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità e in particolare gli amici e i parenti della vittima. 

Non tutti però hanno da dolersi dell'accaduto, almeno così sembra credere un buffo straniero trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: in breve l'uomo, che è altri che l'ineguagliabile Poirot, riesce a scoprire che la realtà è ben diversa da quella che appariva e che tutti, anche le persone più insospettabili, hanno qualcosa da nascondere. 

 

Recensione

 

L'assassinio di Roger Ackroyd è il secondo libro che affronto per la ReadChristie2021.

L'obiettivo di gennaio consisteva nel leggere storie ambientate in una villa e questo romanzo, tra i più sperimentali mai scritti, mi è sembrato il volume perfetto per concludere la tappa.

La residenza di Ackroyd con le sue numerose stanze, la terrazza, il vasto giardino e la dépendance è probabilmente il luogo ideale per ambientare un delitto e gettare molto fumo negli occhi al nostro buon Poirot.

Nel volume in mio possesso è presente un'interessante prefazione di Leonardo Sciascia il quale ricorda che questo romanzo fu pubblicato per la prima volta in Italia con il titolo "Dalle nove alle dieci", meno d'effetto rispetto all'originale, ma senza dubbio utile ai fini della risoluzione del caso.

L'orario in cui Roger Ackroyd è stato assassinato è al centro di lunghe discussioni, così come altri piccoli indizi davvero geniali ossia ciò che Poirot rinviene nel lago e la busta azzurra che scompare misteriosamente.

Originalissima è la scelta di far narrare la vicenda a uno dei protagonisti, il Dottor Sheppard, escamotage che consente all'autrice di assegnare un ruolo meno centrale al suo celebre investigatore, regalandoci un brillante spaccato della vita in un minuscolo villaggio inglese in cui è impossibile mantenere un segreto.

 

Ognuna delle persone coinvolte ha qualcosa da nascondere.


La Christie è riuscita a costruire una fitta e solida cornice di eventi collaterali che coinvolgono tutti coloro che frequentano la villa, tenendo il lettore con il fiato sospeso fino alle ultime incredibili pagine. Dal maggiore Blunt al fidato segretario Raymond, fino al personale di servizio, nessuno supera indenne l'approfondito esame di Poirot rivelando vizi, segreti scomodi e sconvolgenti verità.

Nello studio di Mark Aldridge dedicato all'iconico personaggio della Christie si apprende che Caroline, sorella nubile del Dottor Sheppard, abilissima nel reperire informazioni e tenere d'occhio il vicinato è stata d'ispirazione per l'altra grande figura cara ai lettori: la brillante Miss Marple. Sono a questo punto particolarmente curiosa di vedere il documentario, disponibile su Raiplay, in cui il docente Pierre Bayard (contiene SPOILER) passa a setaccio l'intreccio di "L'assassinio di Roger Ackroyd".

Scrivere una Recensione senza svelare troppo è difficile, ma spero che con questo mio breve Post io sia riuscita a rendere giustizia a una storia che non stanca mai di sorprendere e che consiglio non solo ai lettori, ma anche a tutti coloro che desiderano cimentarsi con la scrittura in prima persona.

Voto: 5/5

martedì 12 gennaio 2021

Recensione: "La città di sabbia" (Daughter of Smoke and Bone #2) di Laini Taylor [No Spoiler]

19:35 2 Comments

 

Titolo: La città di sabbia (Daughter of Smoke and Bone #2)

Autore: Laini Taylor

Casa editrice: Fazi (collana Lain YA)

Data di pubblicazione: 11 febbraio 2016

 

Sinossi

 La studentessa d'arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un'altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l'ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. 

Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l'armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. 

Akiva, legato dall'appartenenza all'esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. 

Per la speranza. Costellato da scene drammatiche, di segreti e di scelte impossibili, "La città di sabbia" porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore.

 

Recensione


Il Gruppo di Lettura capitanato da Franci Karou e Zosma mi ha accompagnata alla scoperta di un altro emozionante libro di Laini Taylor. Questa autrice è stata davvero una splendida scoperta e non vedo l'ora di vedere il gran finale che ha in serbo per tutti noi.

Con "La città di sabbia" ho provato nuovamente le forti emozioni che il primo volume mi aveva regalato e mi sono commossa con alcune pagine.

Il romanzo descrive senza sconti le violenze perpetrate da chimere e serafini contro i civili innocenti, la terribile sete di potete che domina i leader di entrambe le fazioni e la difficile vita di chi si trova tra l'incudine e il martello. Akiva e Karou avevano sognato un mondo migliore, ma il loro progetto non sembra destinato a realizzarsi, perlomeno a breve.

Dopo aver appreso la verità dall'angelo, Karou si sente tradita e tutte le sue peggiori paure si sono concretizzate. Gli anni di addestramento di Sulphurus acquistano un senso e le giornate trascorse in mezzo al deserto scorrono lente all'insegna di una routine composta da collane, magia e sofferenza. Il lavoro le è d'aiuto per non crollare, ma la vicinanza del Lupo bianco continua a destabilizzarla. Thiago appare ancora più pericoloso adesso che ha ammantato la sua ferocia sotto condiscendenza e premure. Tra le chimere che popolano l'accampamento è presente una vecchia conoscenza della nostra protagonista, ossia Ziri, un giovane appartenente alla sua stessa gente.

Il ragazzo vorrebbe avvicinarsi e parlarle, ma Thiago ha costruito una fitta rete di bugie intorno alla permanenza di Karou e l'ostilità che la circonda rende ancora più difficile la sua situazione.

Una svolta importante nella storia è rappresentata dall'arrivo folle e inaspettato di due persone molto care a Karou che la scuotono dal torpore nel quale era ricaduta e la motivano ad essere migliore opponendosi al volere del Lupo.

Udì le sue parole provenire da un luogo corazzato dentro di lei che fino a un'ora prima non era esistito. Non aveva parlato molto forte, ma c'era stato un cambiamento notevole nella sua voce.

Venendo da quel luogo corazzato era intensa e vera.

La nostra beniamina si sente meno sola e acquistando maggiore fiducia in se stessa inizia a cogliere le ambiguità insite nel progetto di Thiago e i piccoli sfuggenti dettagli sulle missioni affidate alle chimere.

Non ha smesso di provare paura, ma ha deciso di onorare l'eredità di Sulphurus, il cui affetto nei suoi confronti è rimasto saldo fino alla fine.

Laini Taylor nel settore villain non ci ha fatto mancare niente con questo volume: Jael, Joram e Thiago sono uno peggio dell'altro ed è davvero difficile indicare il più perfido.

Le premesse gettate dall'autrice che verranno sviluppate nel capitolo conclusivo della saga sono davvero articolate e ricche di elementi di discussioni. Alcuni dubbi sono stati chiariti, ma le domande si sono moltiplicate, in particolare sui misteriosi steliani.

Ho particolarmente apprezzato lo spazio riservato a Hazael e Liraz che finalmente guadagnano il centro della scena e si svelano come mai prima d'ora. Sono davvero due personaggi bellissimi e tra i migliori che ho incontrato finora nella serie; una menzione d'onore va ovviamente a Ziri, coraggioso oltre ogni dire.

Vorrei tanto citare un'altra figura presente, ma sarebbe un grosso spoiler, quindi taccio, ma ho fatto davvero i salti di gioia quando è apparsa. 

Su Akiva non posso dir nulla, ma sappiate che riveste un ruolo importante nella storia e i capitoli su di lui si leggono in maniera rapidissima. E' sempre un leader e non ha smesso di amare la sua Karou.   

Voto: 5/5

lunedì 11 gennaio 2021

Segnalazione: "Come diventare una blogger (felice)" di Shanmei

14:07 0 Comments

 
Titolo: Come diventare una blogger (felice)
Autore: Shanmei
Casa editrice: Self-publishing
Data di pubblicazione: gennaio 2021

 
 Sinossi

Un vademecum con brevi ed essenziali linee guida per avvicinarsi al mondo dei book blogger. 

Racconta la mia esperienza dal 2007 alla guida del blog letterario Liberi di scrivere.

 

Mission dell'ebook

L’intero ricavato sarà devoluto alle famiglie in crisi economica per la Pandemia di Covid SARS 19.

 

 

Piccolo estratto dalla Prefazione

Ci sono diversi manuali sul blogging in lingua italiana, destinati al mondo del blogging prettamente italiano, alcuni più specifici e tecnici, altri più generalisti dedicati ai principianti che per la prima volta si accostano a questo mondo variegato e complesso. Ne ho letti alcuni, altri li ho solo sfogliati o ne ho letto l’indice. Essere blogger è anche questo, informarsi, cercare di essere addetti alla comunicazione consapevoli, seri, responsabili. E mi sono detta perché non raccogliere quello che ho imparato in dieci anni di blogging in un manuale, di facile consultazione, dedicato sia ai neofiti assoluti che ai blogger più navigati che hanno voglia di percorrere nuove strade, confrontarsi con altre esperienze?

Ecco da questo nasce Come diventare una book blogger (felice), un manuale pratico ben lungi da essere considerato una bibbia del blogging, ma diverso dagli altri manuali in commercio, dedicato a quel settore specifico che è il blogging letterario.

Lo definisco manuale, ma forse è più corretto dire vademecum. Contiene insomma una serie di consigli, escamotage, soluzioni che ho trovato in anni e anni di blogging più che altro da autodidatta. Non posso definirmi una blogger professionista perché attualmente non è la mia primaria fonte di reddito, né una fonte di reddito, ma l’impegno, la dedizione, la fatica è reale, e insomma leggermente diversa da quella dedicata un hobby prettamente amatoriale.

 


 Per saperne di più su Shanmei:

Sito web

 Pagina Facebook

Patreon

lunedì 4 gennaio 2021

Recensione: "Il Natale di Poirot" di Agatha Christie [#ReadChristie2021]

09:30 2 Comments

 

Titolo: Il Natale di Poirot

Autore: Agatha Christie

Casa editrice: Mondadori

Data di pubblicazione: 7 ottobre 2010

 

Sinossi

 

 A Natale, secondo la tradizione, le famiglie che sono state separate tutto l'anno, dopo aver messo da parte ogni contrasto, si riuniscono per festeggiare. Tutto questo, però, a volte ha solo lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. Come fa notare un acuto osservatore del carattere umano come Poirot: "A Natale c'è molta ipocrisia... e lo sforzo per essere amabili crea un malessere che può essere in definitiva pericoloso." 

Quasi a dimostrare la validità di questa riflessione la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé tutti i figli e i nipoti, anche quelli che un tempo si erano ribellati a lui e lo avevano abbandonato, si trasforma ben presto in dramma. 

A farne le spese è proprio il vecchio patriarca, misteriosamente assassinato alla vigilia di Natale in una stanza chiusa dall'interno. Ma è possibile che l'assassino sia proprio un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti avevano un motivo per volere la sua morte. Un caso complicato, ma nessun criminale può sperare di ingannare il grande Poirot. 

Scritto nel 1939, l'epoca d'oro del giallo classico, Il Natale di Poirot, è un romanzo di grande suggestione nel quale la Christie ha utilizzato, con eccezionale bravura, tutti gli elementi più tipici della sua narrativa.

 

Recensione (No Spoiler)

 

Dopo aver scoperto la #ReadChristie2021 sul blog Radical Ging non ho potuto fare a meno di iscrivermi. 

Da qualche mese mi ripromettevo infatti di studiare la scrittura di Agatha Christie e approfondire la sua avventurosa vita, quindi quale occasione migliore?

Per cominciare questo entusiasmante viaggio "Il Natale di Poirot" è stato perfetto: un giallo ambientato durante le festività natalizie davvero sorprendente e ingegnoso.

Non ho indovinato nemmeno lontamente chi fosse l'assassino, ma immagino di doverne macinare ancora molte di pagine, per affinare le mie capacità deduttive. 

Ho le celluline grigie arrugginite, come direbbe il caro Poirot.

Il romanzo ruota tutto intorno alla figura dell'anziano e dispotico Simeon Lee, uomo dal torbido passato che ama tiranneggiare chi lo circonda e ricorda con nostalgia la sua lontana giovinezza in Sudafrica.

Approfittando delle festività natalizie, Simeon ricrea nella sua dimora un vero e proprio dramma familiare rivangando antichi dissapori e facendo leva sulle debolezze dei numerosi congiunti.

La diabolica farsa che mette in atto gli si ritorce presto contro e invece di recitare il ruolo di regista, si ritrova ad essere la vittima: derubato prima e crudelmente assassinato poi in una stanza chiusa dall'esterno.

E' una delle caratteristiche dei Lee quella di non dimenticare. Si vendicano sempre, anche se debbono aspettare anni e anni.

Come giustamente ricorda Poirot nel corso della narrazione, ogni personaggio potrebbe avere un movente dato che gli screzi con il patriarca erano all'ordine del giorno. I Lee hanno sempre avuto la memoria lunga e ciascuno dei suoi figli, nel corso della vita, ha provato un forte risentimento per il padre sfociato nel desiderio di fuggire di casa o in un'apparente remissività.

Le nuore di Simeon non sono da meno: figure tutt'altro che invisibili, occupano un posto di primo piano accanto ai mariti e dimostrano un polso invidiabile nel gestire la spinosa vicenda nella quale sono capitate. A complicare ulteriormente la situazione e ad allungare la lista degli indiziati si aggiungono un tenebroso infermiere (Horbury), una sfrontata nipote spagnola (Pilar Estravados) e un affascinante estraneo (Stephen Farr) capitato nella residenza nel momento meno opportuno.

Il nostro investigatore belga dovrà faticare parecchio per estorcere ai presenti alcune preziose informazioni sulla fatidica sera del delitto e non cedere alle lusinghe delle piste più ovvie, ma errate.

Poirot osserva ogni dettaglio, anche il più insignificante, e con l'acume che lo contraddistingue riesce a far trionfare la giustizia, facendosi largo tra una serie di brillanti bugie e accurati depistaggi.

La Christie è davvero una maestra nel tratteggiare personaggi a tutto tondo, gettare fumo negli occhi del lettore e seminare indizi piccoli come le briciole di Hansel e Gretel nel bosco.

Non vedo l'ora di cimentarmi con un altro caso di Poirot o passare finalmente a conoscere la simpatica Miss Marple


Voto: 5/5