Titolo: Il Natale di Poirot
Autore: Agatha Christie
Casa editrice: Mondadori
Data di pubblicazione: 7 ottobre 2010
Sinossi
A Natale, secondo la tradizione, le famiglie che sono state separate tutto l'anno, dopo aver messo da parte ogni contrasto, si riuniscono per festeggiare. Tutto questo, però, a volte ha solo lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. Come fa notare un acuto osservatore del carattere umano come Poirot: "A Natale c'è molta ipocrisia... e lo sforzo per essere amabili crea un malessere che può essere in definitiva pericoloso."
Quasi a dimostrare la validità di questa riflessione la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé tutti i figli e i nipoti, anche quelli che un tempo si erano ribellati a lui e lo avevano abbandonato, si trasforma ben presto in dramma.
A farne le spese è proprio il vecchio patriarca, misteriosamente assassinato alla vigilia di Natale in una stanza chiusa dall'interno. Ma è possibile che l'assassino sia proprio un membro della famiglia? Tutti sono sospettabili, tutti avevano un motivo per volere la sua morte. Un caso complicato, ma nessun criminale può sperare di ingannare il grande Poirot.
Scritto nel 1939, l'epoca d'oro del giallo classico, Il Natale di Poirot, è un romanzo di grande suggestione nel quale la Christie ha utilizzato, con eccezionale bravura, tutti gli elementi più tipici della sua narrativa.
Recensione (No Spoiler)
Dopo aver scoperto la #ReadChristie2021 sul blog Radical Ging non ho potuto fare a meno di iscrivermi.
Da qualche mese mi ripromettevo infatti di studiare la scrittura di Agatha Christie e approfondire la sua avventurosa vita, quindi quale occasione migliore?
Per cominciare questo entusiasmante viaggio "Il Natale di Poirot" è stato perfetto: un giallo ambientato durante le festività natalizie davvero sorprendente e ingegnoso.
Non ho indovinato nemmeno lontamente chi fosse l'assassino, ma immagino di doverne macinare ancora molte di pagine, per affinare le mie capacità deduttive.
Ho le celluline grigie arrugginite, come direbbe il caro Poirot.
Il romanzo ruota tutto intorno alla figura dell'anziano e dispotico Simeon Lee, uomo dal torbido passato che ama tiranneggiare chi lo circonda e ricorda con nostalgia la sua lontana giovinezza in Sudafrica.
Approfittando delle festività natalizie, Simeon ricrea nella sua dimora un vero e proprio dramma familiare rivangando antichi dissapori e facendo leva sulle debolezze dei numerosi congiunti.
La diabolica farsa che mette in atto gli si ritorce presto contro e invece di recitare il ruolo di regista, si ritrova ad essere la vittima: derubato prima e crudelmente assassinato poi in una stanza chiusa dall'esterno.
E' una delle caratteristiche dei Lee quella di non dimenticare. Si vendicano sempre, anche se debbono aspettare anni e anni.
Come giustamente ricorda Poirot nel corso della narrazione, ogni personaggio potrebbe avere un movente dato che gli screzi con il patriarca erano all'ordine del giorno. I Lee hanno sempre avuto la memoria lunga e ciascuno dei suoi figli, nel corso della vita, ha provato un forte risentimento per il padre sfociato nel desiderio di fuggire di casa o in un'apparente remissività.
Le nuore di Simeon non sono da meno: figure tutt'altro che invisibili, occupano un posto di primo piano accanto ai mariti e dimostrano un polso invidiabile nel gestire la spinosa vicenda nella quale sono capitate. A complicare ulteriormente la situazione e ad allungare la lista degli indiziati si aggiungono un tenebroso infermiere (Horbury), una sfrontata nipote spagnola (Pilar Estravados) e un affascinante estraneo (Stephen Farr) capitato nella residenza nel momento meno opportuno.
Il nostro investigatore belga dovrà faticare parecchio per estorcere ai presenti alcune preziose informazioni sulla fatidica sera del delitto e non cedere alle lusinghe delle piste più ovvie, ma errate.
Poirot osserva ogni dettaglio, anche il più insignificante, e con l'acume che lo contraddistingue riesce a far trionfare la giustizia, facendosi largo tra una serie di brillanti bugie e accurati depistaggi.
La Christie è davvero una maestra nel tratteggiare personaggi a tutto tondo, gettare fumo negli occhi del lettore e seminare indizi piccoli come le briciole di Hansel e Gretel nel bosco.
Non vedo l'ora di cimentarmi con un altro caso di Poirot o passare finalmente a conoscere la simpatica Miss Marple.
Voto: 5/5
2 commenti:
Fai conto che io sapevo chi fosse l'assassino solo perchè mi sono resa conto mentre leggevo di aver visto la sua puntata Ahahahah. Agatha Christie è un mito!
Uno spoiler involontario XD
Si, la serie tv è stupenda, ma bisogna stare attenti a quale episodio vedere.
Di solito preferisco aspettare anch'io di aver letto il romanzo, ma la tentazione è forte.
Leryn
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