Recensione
Ho divorato il manga Pretty Guardian e poi subito puntato "Il grande magazzino dei sogni" di Lee Mi-ye con la sua Cover dai colori anni Settanta.
Romanzo vendutissimo in Corea, è stato tradotto in italiano da Mondadori, ma non mi sembra abbia monopolizzato l'interesse dei bookblogger.
L'ambientazione, curatissima ed originale, è il grande pregio del testo nel cui intreccio manca purtroppo la scintilla necessaria a catturare l'attenzione del lettore.
Ammetto di non riuscire ad apprezzare volumi come "Finchè il caffè è caldo", un altro bestseller che affronta tematiche delicate, spronando il lettore a superarle e che può rivelarsi davvero utile a chi è afflitto da un dolore profondo.
Nel libro di Lee Mi-ye la protagonista (Penny) si confronta con persone che vedendo approssimarsi la fine desiderano inviare un sogno di pace ai loro familiari, in chi si sente pronto ad intraprendere una relazione ma è paralizzato dagli errori passati, in animali che soffrono la solitudine, in un giovane che non sa come dare una svolta alla sua vita.
Penny dimostra sensibilità e voglia di apprendere, due qualità essenziali per lavorare con il signor Dollagut (misterioso come Willy Wonka).
Pur apprezzando i diversi momenti commoventi della narrazione, non inizierò il seguito, sebbene al 99% credo che nell'esistenza di Penny sia presente una svolta romantica.
Ho bisogno, in questo momento, di storie ricche di azione e meno riflessive, possibilmente fantasy.
Voto: 3,5/5
Avete sfoltito la TBR in estate o come me vi siete arenati tra caldo, lavoro e impegni?