Recensione
Pubblicato nel 1872, "La principessa e i goblin" dello scozzese George MacDonald piacerà ai lettori di Tolkien e di Lewis. I due maestri del fantasy hanno certamente tratto ispirazione dal lavoro del predecessore: ho notato, ad esempio, che la descrizione e il background di Gollum richiamano quelli dei goblin.
Si tratta, infatti, di creature che dopo essersi trasferite nel sottosuolo sono diventate deformi e hanno sviluppato un animo malvagio, incline a vendicarsi degli abitanti del mondo di sopra.
Lo stile narrativo rende il volume adatto ai giovani lettori, ma si rivela anche un'ottima lettura per gli adulti che coglieranno l'umorismo dell'autore e i saggi insegnamenti.
La protagonista (Irene) è una principessina coraggiosa e buona, amata da tutti i suoi sudditi. Pur avendo solo 8 anni non esita ad aiutare il minatore Curdie, sopportando poi i rimbrotti della bambinaia che non crede neanche lontanamente alla sua versione dei fatti. Curdie stesso la ritiene una bugiarda, ma quando gli eventi precipiteranno dovrà riconoscere l'esistenza della magica trisnonna della principessa.
Sono rimasta colpita dalla modestia dimostrata da Curdie che non ha voluto abbandonare i genitori, rifiutando la generosa offerta del re e chiedendo solo un piccolo dono per la madre. Il ragazzino ha rischiato più volte la vita per impedire il rapimento di Irene, ma ha mantenuto i piedi per terra.
Sono curiosa di scoprire se MacDonald ha scritto il seguito di questa curiosa storia, come le ultime righe del libro lascerebbero intuire. Adesso non vedo l'ora di leggere "Il mercato dei folletti" di Christina Rossetti e continuare così ad approfondire il romanzo fantastico ottocentesco in Inghilterra.
Voto: 4/5
Avete scoperto autori interessante durante l'estate o siete andati sul sicuro con nomi stranoti?
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