Il tempo per leggere è quasi inesistente, ma cerco di ritagliarlo comunque tra un problema e l'altro.
Nel quarto volume della saga praticamente tutti i personaggi vivono una
piccola o grande crisi sentimentale,a differenza dei capitoli
precedenti in cui l'azione faceva da padrona.
Si, la Clare ha introdotto un nuovo villain di tutto rispetto (Camille)
e una terribile "sorpresa" per i nostri Shadowhunters (non scrivo
nulla, casomai la mia Allerta Spoiler venisse ignorata), ma molto spazio
è comunque riservato al bizzarro triangolo venutosi a creare tra
Simon/Izzy/Maia, alla gelosia immotivata di Alec, alla confusione di
Magnus, al senso di colpa di Jordan.
Il comportamento di Jace e Clary mi ha lasciata perplessa, ricordandomi
perchè questa coppia è agli ultimi posti nella mia classifica di
gradimento. Se i due fossero stati più maturi non sarebbero certamente
caduti dalla padella alla brace, alla mercè di nemici senza scrupoli.
Jace che in Città di Ossa non reputava Simon simpatico si è persino
ritrovato a passare molto tempo con lui ed entrambi sono finiti a
riflettere sui loro poteri e sul futuro.
Tanto diversi, quindi, i due
non sono.
Simon vorrebbe non essere più un vampiro, per poter smettere di mentire
alla sua famiglia e di sentirsi un emarginato, mentre Jace teme di aver
assorbito la ferocia di Valentine ed è inoltre convinto di non meritare
Clary.
Troppi drammi sentimentali per i miei gusti, con questa afa non li reggo.
Voto:4/5
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