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mercoledì 18 dicembre 2019

Recensione: "Il torneo del Re del mondo" (I maghi raminghi #1) di Pierdomenico Baccalario


Titolo: Il torneo del Re del mondo (I maghi raminghi #1)
Autore: Pierdomenico Baccalario
Casa editrice: Edizioni Piemme (Battello a Vapore)
Data d'uscita: 10 settembre

Sinossi

I maghi vivono tra noi, ben nascosti e sotto le sembianze più insospettabili. Ogni quattro anni le diciotto scuole di magia si sfidano in un torneo per scegliere il Re del Mondo. Poi ci sono i maghi Raminghi, i senza scuola: sono maghi di strada, senza maestri, ma intuitivi e talentuosi. Gli altri maghi li temono, perché un'antica profezia dice che se un Ramingo diventerà Re del Mondo una catastrofe si abbatterà sul mondo della magia... Per questo, ora che un nuovo torneo sta per cominciare, i Raminghi vengono braccati e uccisi in ogni angolo del mondo. Ed è scappando per salvarsi la vita che la giovane Calaba incontra Floyd, un ragazzo all'apparenza comune ma con un'innata capacità di imparare gli incantesimi... Calaba e Floyd decideranno di fare squadra e vincere il torneo a qualsiasi costo, con l'energia e il coraggio di chi non ha nulla da perdere.

Recensione

Ho terminato “Il torneo del Re del mondo” con un sorriso sul viso e per me è stato naturale acquistare subito il seguito, perché se un romanzo ti fa stare bene, si tratta del libro giusto, quello che parla al tuo cuore nella lingua speciale che solo i lettori comprendono.


Quando i personaggi di Baccalario affrontano una sfida, si mostrano vulnerabili, si aggrappano all’ultima oncia di coraggio che scorre nelle loro vene, chi legge sente qualcosa accendersi dentro di sé: è la speranza che quella stessa forza possa risiedere in loro. 
Abbiamo tutti bisogno di credere che ce la faremo a superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti: il dolore per una perdita o una grande delusione non sono meno temibili di un mago pronto a scagliare un potente incantesimo.


A volte le cose improbabili accadono. Quando meno te lo aspetti. Sotto i tuoi occhi.

 I protagonisti di “Il torneo del Re del mondo” cercano giustizia per tutti coloro che la società dei maghi ha emarginato, i cosiddetti Raminghi, privi del diritto di studiare la magia pur essendone dotati.
Nessuno scommetterebbe un soldo su questi ragazzi e solo un sognatore come Jack Cade può allenarli, lui che ha partecipato in passato al torneo e sa cosa si prova a sentire sulle spalle un peso del genere. 
Floyd ha coraggio da vendere, una dose considerevole d’incoscienza e una grande determinazione, tutte caratteristiche che gli serviranno quando scenderà in campo come Campione dei Raminghi, a fianco di Calaba, una maga che dalle retrovie lo consiglierà e aiuterà durante la gara.
Ho tifato in modo sfegatato per lei, perchè è una persona molto sensibile e sempre pronta a sacrificarsi per proteggere chi la circonda.
Uno dei tanti pregi del libro, oltre alla solidità dell’ambientazione, è costituito proprio dalle figure che popolano le pagine, dotate di carisma e coerenza, mai noiose e sempre pronte a stupirci. 
L’importanza dell’amicizia è uno dei temi portanti del romanzo, perché tutti hanno bisogno di un amico, come sostiene ad un certo punto Spenser, e sapere di avere qualcuno pronto a coprirti le spalle in qualsiasi circostanza può fare la differenza. 
Una parola detta al momento giusto o una battuta per stemperare la tensione fanno miracoli, come vedrete anche voi leggendo il romanzo.

Andava tutto bene: doveva solo cercare Spenser e inventarsi qualcosa per la giornata.

 Baccalario ha gettato le basi per un’avventura che ci lascerà a bocca aperta, perché con radici così solide, non possiamo che aspettarci una serie fantasy travolgente.

Non vedo l’ora di saperne di più sulle scuole di magia non incentrate sugli elementi e scoprire se il mio fiuto ha ragione o meno, perché ritengo che qualcuno sappia molto di più di quanto ha finora rivelato.

Siete ancora davanti al computer o al cellulare?
Forza, tutti in libreria, il torneo del Re del mondo sta per cominciare, non volete un posto in prima fila? 

Voto: 5/5 + 5/5 (si capisce che l'ho adorato,vero?)

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