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martedì 24 novembre 2020

Recensione: "Il suono del vento" di Cristina Origone (Golem Edizioni)

Titolo: Il suono del vento

Autore: Cristina Origone

Casa editrice: Golem Edizioni

Data di pubblicazione: 22 ottobre 2020


Sinossi

Camilla Serra è la conduttrice di “Segreti e Misteri”, un programma televisivo di una piccola emittente milanese. 

Da sempre appassionata di gialli, si nasconde dietro a uno pseudonimo maschile e pubblica romanzi, che scrive di notte all’insaputa di tutti.

Per combattere lo stress, si tiene in forma praticando tutte le mattine un’ora di jogging in compagnia del burbero commissario Tancredi Massari, un uomo scapolo e affascinante per il quale Camilla, nonostante il carattere non proprio irresistibile, nutre una segreta cotta.

Aaron Schneider è un brillante violinista tedesco, soprannominato il “Diavolo della musica” perché ama suonare e unire due mondi apparentemente lontani e incompatibili: il rock e la musica classica.

Si trova a Milano per esibirsi al Mediolanum Forum, in compagnia del suo amato Stradivari appartenuto al nonno. Quando lo strumento sparisce, il concerto viene annullato e Camilla, insieme al commissario, si ritrova a indagare sul mistero che avvolge la scomparsa del violino.

 

Recensione

 -Ringrazio la Golem Edizioni per avermi fornito la copia digitale per questa recensione-

 

"Il suono del vento" di Cristina Origone è un romanzo che tocca le corde del cuore dei lettori grazie al suo sapiente intreccio di passato e presente, attraverso il quale possiamo ripercorrere la drammatica storia di una celebre famiglia di musicisti e indagare a fianco dei personaggi principali sulla scomparsa di un preziosissimo violino.

La posta in gioco appare da subito alta: la carriera del Commissario Tancredi Massari è in bilico, così come quella dell'irrequieto artista Aaron: entrambi sono di fronte ad un bivio. Hanno la possibilità di raddrizzare le loro esistenze vuote oppure lasciarsi andare per sempre; per fortuna nella lotta contro i loro demoni personali dispongono della migliore alleata possibile, Camilla Serra.

Lei è una giornalista televisiva schietta e solare, sempre con la risposta pronta e innamorata perdutamente di Tancredi.

Di fronte alle sue risposte burbere e sprezzanti Camilla riesce a non cedere nemmeno di un passo, decisa a farsi largo tra le maglie della corazza che Tancredi ormai indossa come una seconda pelle; i due si studiano, gravitano l'uno attorno all'altra, prima quasi per caso, poi perchè invischiati in un crimine ed infine per il desiderio di passare del tempo insieme.

 

Pensare a Camilla gli dava una via di fuga. 

Pensare al suo sorriso, alla sua risata allegra e

alla sua dolcezza era un balsamo per i suoi tormenti. 

Lui era tenebre e lei il sole.

 

Tancredi inizia a mettere in discussione le sue certezze di fronte alla generosità di Camilla e scopre che l'amore non è solo una sciocca invenzione, ma la chiave per la vera felicità.

Aaron, a differenza sua, ha sempre vissuto un'esistenza protetta e sotto la costante lente del padre che non ha mai perso occasione per spronarlo a rivedere le sue scelte e a conformarsi al mercato musicale. Il giovane ha inoltre avvertito sin dall'infanzia il peso del nome che porta e l'eredità trasmessagli dalla sua famiglia insieme allo straordinario talento per la musica.


Non c’erano confini fra la vita di Aaron e la musica. 

Aaron era musica,

la musica che tramandava la vita del nonno e prima ancora della sua bisnonna.

 

Il suo è però un animo da ribelle e solo quando rischia di toccare il fondo, si rende conto che è tempo di riprendere in mano la sua vita. 

Il sostegno di Camilla è determinante per la crescita di Aaron, così come la simpatia che lei gli riserva, molto diversa da quella a cui è abituato, frutto solo di secondi fini o interessi disonesti.

  Non posso non menzionare i capitoli ambientati in Germania durante il secondo conflitto mondiale che sono di una bellezza struggente; la Origone descrive nel romanzo la durezza della vita nei campi di concentramento e ci mostra come la musica possa diventare un'ancora di salvezza anche quando la speranza sembra perduta.

La violinista Petra è veramente un personaggio indimenticabile per il suo coraggio e l'amore immenso che nutre verso i figli. Di fronte alla follia del nazismo troviamo una donna sola che è pronta a rinunciare a tutto pur di salvare le persone a cui vuole bene e non possiamo che rispettarla, pensando a quanti si sono trovati in una situazione simile alla sua in quegli anni così difficili.  

Voto: 5/5

 

-Ebook fornito da Golem Edizioni-

1 commento:

Chicca Blog Librintavola ha detto...

titolo a me sconosciuto ma la trama è davvero nelle mie corde