Come avrete notato sto cercando di recuperare più romanzi possibili
della sterminata produzione di Agatha Christie: questa settimana è
toccato a "Polvere negli occhi", pubblicato nel 1953, con la nostra
adorabile Miss Marple che interroga i sospettati davanti a una bella
tazza di tè, sfoggiando un'aria quantomai svanita.
L'ispettore Neele, vero protagonista dell'indagine, non si lascia però
ingannare dalla sua aria mansueta e non esita a discutere con lei della
scia di omicidi che si susseguono nel Villino dei Tassi. Miss Marple
finisce per fornirgli delle dritte determinanti per risolvere il caso,
sentendosi più che mai tenuta ad agire perchè il colpevole venga
assicurato alla polizia.
La cameriera della famiglia Fortescue è stata infatti una sua pupilla e
Miss Marple non può quindi permettere che le indagini vengano fuorviate
da alcuni particolari apparentemente inspiegabili come la segale nella
tasca del defunto Rex.
La Christie inserisce nell'intreccio anche una filastrocca,
contribuendo così ad accrescere l'atmosfera di tensione che connota il
libro e a rimescolare le carte in tavola. Un espediente simile lo
ritroviamo anche in "E non rimase nessuno", "Il ritratto di Elsa Greer",
"Poirot si annoia" ecc.
I personaggi che popolano questo giallo sono tutti particolarissimi e
dotati di background molto interessanti, soprattutto Mary Dove e Pat
Fortescue, entrambe vi stupiranno per il loro carattere imprevedibile
(la prima) e resiliente (la seconda).
Una parola va spesa anche per la signorina Ramsbottom che dal suo
angolino punta il dito sui peccatucci di tutti coloro che la circondano.
E' in pratica una versione più anziana di Miss Marple con una certa ossessione per le carte da gioco. Voto:5/5
Quale libro vi sta tenendo compagnia in questi giorni?
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