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mercoledì 16 dicembre 2020

Review Party "The Gentleman Bastard Sequence - Gli inganni di Locke Lamora" di Scott Lynch

 

E' con grande piacere che partecipo al Review Party 

dedicato al primo romanzo della The Gentleman Bastard sequence

la mirabolante serie scritta da Scott Lynch popolata da truffatori, assassini e maghi.

 

Ringrazio tanto Nia del blog Cronache di Lettrici accanite

che ha organizzato in modo impeccabile l'evento e

la Mondadori per avermi fornito una copia digitale per la Recensione.

 


 Titolo: Gli inganni di Locke Lamora (The Gentleman Bastard sequence #1)

Autore: Scott Lynch

Casa editrice: Mondadori (collana Fantastica)

Data di pubblicazione: 1 dicembre 2020

 

 Sinossi

 

Nella misteriosa città di Camorr un orfano ha vita dura, e spesso breve. 

Ma il giovane Locke Lamora riesce a eludere la morte e a non farsi catturare come schiavo, fino a diventare un furfante provetto sotto la tutela del Forgialadri, un talentuoso artista della truffa. 

A capo della banda di fratelli dalle dita leste, noti come Bastardi Galantuomini, Locke diventa presto celebre, e si fa beffe persino del più temuto re della malavita. 

Ma tra le ombre si annida qualcuno di ancora più ambizioso e micidiale. 

Di fronte a un sanguinoso colpo di stato che minaccia di distruggere qualunque persona o cosa che abbia un senso nella sua esistenza, Locke giura di sconfiggere il nemico al suo stesso gioco crudele. Costi quel che costi.


Recensione

 

 Se potessi elargire un consiglio agli abitanti della bella città di Camorr, nata dalla fantasia di Scott Lynch e nota per i suoi canali, sarebbe quello di non perdere mai di vista i loro borsellini.

 

Ma nessuno, e dico nessuno, è mai stato tanto famelico [...]

Se avesse uno squarcio sanguinante in gola e

un doktore stesse cercando di ricucirlo, Lamora ruberebbe ago e filo e morirebbe ridendo. 

Ruba… troppo.

 

Locke Lamora e i suoi Bastardi Galantuomini non esiterebbero un secondo a prendere di mira il primo ricco mercante di passaggio in un vicolo deserto e, lasciatemelo dire, egli non avrebbe scampo. 

Non mi stupirei quindi se l'onesto cittadino finiresse per donare spontaneamente tutti i suoi averi dopo aver ascoltato le audaci bugie di Locke e dei suoi degni compari.

La genialità e la sfrontatezza del protagonista non hanno limiti e contribuiscono a rendere ancora più intrigante e coinvolgente una storia già originale.

L'ambientazione con la quale si confrontano i personaggi ricorda Venezia con la sua laguna, ma se ne discosta per il curioso miscuglio di ricchezza e miseria che la connotano.

Se nei bassifondi i tagliagole si divertono osservando guerrieri combattere con gli squali, nelle residenze altolocate i nobili tramano per accrescere il loro patrimonio o difendere l'equilibrio faticosamente conquistato dal Duca Nicovante.

Tra questi due mondi, diametralmente opposti, Locke si muove con l'abilità di un funambolo grazie a sapienti travestimenti, il suo incredibile talento per la menzogna e le lezioni tenutegli da Padre Catena, un falso sacerdote che ha messo su un piccolo, ma rodato gruppo di truffatori.

Pur vivendo nella più assoluta illegalità, Lamora rispetta la vita umana e cerca in ogni modo di non coinvolgere vittime innocenti nei suoi raggiri. 

Come un novello Robin Hood ruba ai benestanti, ma al contrario dell'eroe in calzamaglia preferisce custodire i proventi dei furti nel suo nascondiglio segreto quasi come fossero dei souvenir.

Locke ama le sfide e in cuor suo è quasi felice quando la posta in gioco diventa più alta, peccato che per la prima volta abbia incontrato un giocatore di prima classe: il Re Grigio.

Nessuno ne conosce l'identità, ma la ferocia con la quale conduce la sua personale guerra è nota a tutti. 

La vendetta, un sentimento che spinge gli uomini a compiere atti terribili, è un piatto che si gusta freddo e i lettori non rimarranno delusi quando sperimenteranno le doti culinarie di Scott Lynch.

Locke dovrà ordire l'inganno più grande che sia mai stato messo in piedi a Camorr per salvare se stesso e le persone che ama, le uniche verso cui nutre una cieca fedeltà.

Non vi svelo la trama nel dettaglio perchè desidero lasciarvi il piacere della scoperta durante la lettura, consentirvi di elaborare le vostre teorie ed emozionarvi di fronte ai colpi di scena che l'autore ci regala.

 

 I Bastardi Galantuomini non si abbandonano tra loro

 Sappiate che lo smunto ragazzino, istruito dal Forgialadri, ha percorso molta strada crescendo e sebbene non abbia la fedina penale immacolata è diventato un uomo degno d'ammirazione e per il quale è davvero impossibile non tifare.

 Meritano una menzione speciale due personaggi secondari del romanzo:

 il Ragno del Duca (una figura davvero unica) e Jean Tannen che non si è mai tirato indietro davanti a uno scontro nemmeno quando le probabilità di vittoria sono state irrisorie.

Definire Jean il braccio e Locke la mente dei Bastardi Galantuomini sarebbe riduttivo, perchè il nostro giovanotto, oltre a dei muscoli notevoli, ha un cervello niente male e in più di un'occasione ha anticipato le richieste di Lamora.

E' un alleato prezioso e sono sicura che nel secondo ("I pirati dell'oceano rosso") e terzo volume ("La Repubblica dei ladri") della saga ci stupirà ancora, insieme al caro Locke e magari alla bella Sabetha.

 

Voto: 5/5

 

 

Continuate a seguire il Review Party e non perdete le prossime tappe, sono una più bella dell'altra.

Vi aspetto sul blog nelle prossime settimane per scoprire cosa succederà ai Bastardi Galantuomini in "I pirati dell'Oceano rosso". 


-La copia digitale per questa Recensione è stata fornita da Mondadori-

1 commento:

Francesca Romana ha detto...

Anche io ho adorato Jean! <3