Recensione: Città del Fuoco Celeste di Cassandra Clare (TMI #6)
Post con spoiler
Ho completato la serie The mortal Instruments!
E' stato davvero emozionante seguire lo scontro finale degli
Shadowhunters contro Sebastian, uno dei cattivi più tenaci della
letteratura fantasy edita negli ultimi anni. Solo L'Oscuro della Bardugo
potrebbe reggere il confronto con lui.
Il volume si apre subito con dei colpi di scena notevoli, grazie allo
spazio che la Clare dedica all'Istituto di Los Angeles, di cui non vedo
l'ora di approfondire le vicende. Julian e la sua caotica famiglia ci
riserveranno delle sorprese ed Emma diventerà di sicuro una delle mie
protagoniste preferite, insieme a Charlotte di TID.
Il Conclave ha dimostrato per l'ennesima volta quanto marciume sia
presente tra i suoi rappresentanti che continuano ad essere animati da
pregiudizi: i loro bersagli finiscono infatti una in esilio ed uno
condannato ad un destino terribile.
Alec e Magnus finalmente si chiariscono e cessano di disperarsi per
aver interrotto la loro relazione, allo stesso modo Isabel e Simon
iniziano a comportarsi come una vera coppia. Nel Post dedicato al libro
precedente sono stata un pochino dura nei confronti di Maia:la nostra
lupa dimostra un coraggio non indifferente e si merita totalmente il
ruolo di Leader.
Quanto è inquietante la vampira Maureen e perchè proprio 10/10?
Alla fine di "Città del fuoco celeste" Simon sacrifica una parte
preziosissima di sè per salvare le persone a cui vuole bene, coloro che
non l'hanno abbandonato nonostante la sua vita fosse stata completamente
rivoluzionata. Il suo arco narrativo è il più coinvolgente di tutta la
serie (insieme a quello compiuto da Fratello Zaccaria) e spero per
questo che sia presente anche nei successivi romanzi della saga.
Voto:5/5.
Rileggete i libri o date solo una chance alle storie?
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