Recensione
Ciao Lettori! In questi giorni mi sono dedicata con piacere alla celebre serie scritta da Lucy Maud Montgomery.
"Anna di Avonlea", tradotto da Angela Ricci, nella adorabile versione proposta da Gallucci editore è stato davvero una coccola per l'anima.
La nostra protagonista muove i primi passi nel mondo degli adulti, dedicandosi all'insegnamento, ma conserva ancora intatta la purezza dell'infanzia e la capacità di trovare del buono anche nei momenti più difficili.
In questo volume Anna si sforza quotidianamente di comprendere i bisogni e le debolezze degli studenti senza ricorrere alle punizioni corporali, a differenza dei suoi colleghi più severi e in questo modo riesce a conquistarne il rispetto.
Al contempo con l'associazione per il miglioramento di Avonlea si impegna nel sociale, dimostrando una grande modernità, al punto che i suoi concittadini non possono che condividerne gli ideali. Al suo fianco ritroviamo gli amici di sempre ovvero la dolce Diana e il galante Gilbert, ma conosciamo anche degli spiriti affini come la signorina Lavendar o il piccolo Paul.
Marilla ha smussato le asperità del suo carattere, grazie ad Anna e ai gemelli (Dora e Davy) che pur mettendone alla prova la pazienza, riempiono le sue giornate di tenerezza. Il vuoto lasciato dalla scomparsa di Matthew è ancora vivo nel cuore degli abitanti di Green Gables che continuano a ricordarlo con affetto, così come lo rimpiangono i lettori.
Voto: 5/5
Quale libro ti fa sentire a casa?
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