domenica 24 marzo 2024

Recensione: Alla vigilia di Ivan Turgenev

 

Recensione


Questa estate mi sono dedicata ai #recuperonirussi partendo da "Alla vigilia", un testo affascinante scritto da Ivan Turgenev nel 1860.
Vi consiglio l'ottima traduzione curata dal Professore Mario Caramitti per Carbonio Editore ,arricchita da una esaustiva introduzione sul contesto storico culturale, sulla produzione di Turgenev e su questo specifico romanzo.
📗 L'autore ci trasporta nel 1853, rendendoci spettatori del cambiamento che iniziava a prender piede in Russia. La buona società continua ad esprimersi in francese, ma è sempre più costretta ad accettare le rivendicazioni dei giovani. Da un lato abbiamo, ad esempio, Pavel Sûbin interamente votato all'arte, con la sua gioia di vivere e di amare, dall'altra la giovane e ribelle Elena, la cui esistenza scorre priva di scopo fino alla comparsa dell'esule bulgaro Dmitrij Insarov.
📕 Elena non ha mai sognato un matrimonio concordato a tavolino o in generale essere una rispettabile borghese tutta dedita ai figli e al marito. La ragazza desidera piuttosto lottare per una giusta causa, amare senza limiti e viaggiare per il mondo.
📘 Dmitrij è consapevole di doverle stare lontano, soprattutto data la sua imminente partenza per la Bulgaria, ma, come avrete certamente indovinato, i due cadono tra le braccia l'uno dell'altra.
📔 Turgenev è uno degli autori russi più vicini al gusto occidentale ed infatti il romanzo, nella seconda parte, finisce per ricordare analoghi esempi francesi, tragico epilogo compreso. Le pagine ambientate a Venezia si rivelano infine particolarmente commoventi per l'ostentata felicità manifestata dalla coppia che finge d'ignorare la gravità della situazione. La fine del loro idillio è ormai prossima e ad Elena non resta che assecondare le volontà dell'amato marito.
 
Voto: 4/5

Nessun commento:

Posta un commento