Recensione
Ciao amici! Tra i classici che dovete recuperare ci sono senza dubbio gli intramontabili romanzi delle sorelle Brönte. Questa settimana mi sono dedicata al primo romanzo di Anne, la componente più giovane del trio, ma non per questo meno talentuosa.
Redatto nel 1847, il romanzo ha per protagonista una giovane che per aiutare economicamente la sua famiglia comincia a lavorare come istitutrice presso allievi viziati e genitori altrettanto ineducati.
Sia dai Bloomfield che dai Murray Agnes è infatti costretta ad incassare in silenzio le numerose critiche che le vengono mosse mentre si sforza con la massima abnegazione di inculcare qualche nozione nei giovani a lei affidati. Per la buona società Agnes non è niente più che una domestica, quindi si ritrova esclusa dalle occasioni mondane e impossibilitata a stringere qualsivoglia amicizia con i ceti più elevati.
Nonostante soffra di solitudine, la ragazza s'impegna strenuamente per conservare il posto di lavoro ed il lettore non può che apprezzare la sua sensibilità ed empatia, soprattutto se poste a confronto con la vanità ed impertinenza di Rosalie Murray.
Anne Brönte ha fortunatamente in serbo per la propria eroina un protagonista maschile di tutto rispetto, il caro Signor Weston che a differenza di Darcy si rende subito conto del valore di Agnes e impiega la giusta quantitá di tempo per dichiararsi.
Non posso infine non citare la signora Grey che senza esitazione si è rimboccata le maniche per raggiungere l'indipendenza economica e non ha rinnegato l'amore della sua vita per ottenere una cospicua eredità, come il suo altezzoso genitore le aveva proposto.
Voto: 5/5
Nessun commento:
Posta un commento