domenica 15 settembre 2024

Recensione: Moby Dick di Herman Melville

 

Recensione


Ciao lettori! Ho terminato il monumentale "Moby Dick" di Herman Melville, nella magistrale traduzione di Cesare Pavese per @adelphiedizioni .
Questa storia, purtroppo, non ha catturato come speravo la mia attenzione a causa delle numerose digressioni che spezzano il ritmo della narrazione.
📕 La mia sarà comunque una unpopular opinion sono a metà perchè riconosco la genialità di Melville, ma continuo a preferire le ambientazioni cittadine tutte balli e ombrellini di pizzo.
📔 Le sanguinose avventure dei ramponieri sono descritte con dovizia di dettagli e riflettono il vagabondare per mare dell'autore. Ci restituiscono così un onesto spaccato della quotidianità su una baleniera, tra incarichi massacranti e divorante nostalgia di casa.
📗 Melville non ci risparmia nemmeno la follia del povero Pip o il dramma vissuto da un capitano che perde il figlio in circostanze drammatiche.
📘 L'ossessione di Achab ha cancellato in lui ogni briciola di umanità, fino al drammatico epilogo, in cui a far le spese della sua mancanza di senno saranno degli innocenti che per paura o rispetto non hanno avuto il coraggio di contrastarlo.
📙 Queequeg e Starbuck si sono rivelati dei comprimari molto interessanti: il primo ha dimostrato un coraggio da leone e cieca fedeltà ad Ismaele, mentre il secondo ha più volte tentato di far ragionare Achab, seppur invano.
✒️ Ho un rapporto conflittuale con la letteratura americana, ma sono comunque felice di aver portato a compimento questa lettura che si è rivelata, nonostante tutto, davvero unica nel suo genere.

Voto: 3/5

📮📭 Quali libri siete stati tentati di abbandonare?

Nessun commento:

Posta un commento