Recensione
Finalmente riesco a postare la mia prima lettura per la #readchristie2024 .
Questa raccolta di racconti si è rivelata piacevole e mi ha permesso di apprezzare nuovamente storie diventate iconiche come "Un appartamento a buon mercato" con un inedito Poirot che si sposta da un piano all'altro dentro un montacarichi e "La sparizione del signor Davenheim" nella quale Poirot risolve il caso senza muoversi dalla sua abitazione.
È stato entusiasmante commentare il volume con gli amici del gruppo di lettura, scoprendo così nuove interpretazioni ed opinioni opposte alla mia, ma sempre sostenute con garbo.
Nonostante non tutti lo abbiano apprezzato, il mio racconto preferito si è rivelato "Il caso del testamento mancante" in cui Poirot risolve il mistero con un trucco da prestigiatore dilettante, è vero, ma che mi ha ugualmente conquistata. Come non incuriosirsi per una bizzarra caccia al tesoro?
Il fil rouge che accomuna l'intera raccolta è rappresentato dal povero Hastings che, non brillando per acume, viene più volte deriso da Poirot. Avrei preferito che la Christie calcasse meno la mano in tal senso, ma capisco che il nostro dongiovanni serva a mettere in risalto l'acume del belga.
L'ultimo appunto che sento di includere nel Post è che in "La maledizione della tomba egizia", la cui prima edizione risale al 1924, Poirot è reso in modo quasi caricaturale, un'aria da macchietta che fortunatamente perderà con il passare degli anni.
Vederlo criticare l'allineamento delle palme e l'irregolarità della superficie delle piramidi è davvero poco credibile.
Voto: 4/5
Apprezzate anche voi le raccolte di racconti oppure optate solo per i romanzi?
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