Recensione
The
Atlas Six di Olivie Blake è senza dubbio uno dei libri più attesi degli
ultimi mesi. Siamo fortunati che la @sperlingkupfer lo abbia proposto
perchè leggerlo in lingua originale sarebbe stato arduo.
E' una storia sofisticata che affonda le radici in una dimensione in
cui la vita non conta nulla e il male è giustificabile. La grigia
moralità di alcuni protagonisti è accentuata dalle ricorrenti divergenze
con coloro che incarnano i buoni (Nico e Libby), i miei preferiti
insieme a Reina.
Nel
gruppo di aspiranti Tristan si situa in una zona d'ombra, oscillando da
un polo all'altro, una pedina in una scacchiera più grande di lui.
Parisa non si sforza di piacere e usa gli altri con crudeltà per
raggiungere i suoi scopi, ma a volte la troppa sicurezza diventa un
pericoloso difetto.
Il worldbuilding se messo a confronto con la caratterizzazione dei
personaggi risulta meno d'impatto, ma l'autrice ha probabilmente scelto
di definirlo nel dettaglio nei successivi volumi della trilogia, quindi
aspetto fiduciosa di scoprire come proseguirà la storia.
Rispetto ad altre saghe ambientate in una scuola di magia, penso a
"Magisterium" o all'"Accademia del bene e del male", troviamo un minor
numero d'incantesimi, ma i vari personaggi non hanno ancora compreso la
reale natura dei loro poteri, quindi in seguito questo aspetto verrà
sicuramente approfondito.
Se amate le trame in cui i confini tra bene e male si confondono e i
conflitti giungono ad un punto di non ritorno "The Atlas Six" è perfetto
per voi!
Le illustrazioni che lo completano, opera di Little Chmura ( https://instagram.com/littlechmura?igshid=YmMyMTA2M2Y=) sono davvero mozzafiato. Non saprei davvero scegliere tra di esse .
Voto: 4/5
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