Recensione
Ciao amici! Vi lascio le mie impressioni su "È troppo facile", scelto da @radicalging , @istantanea_di_un_libro e @sisters.books per la Tappa mensile della #readchristie2023 .
"Murder is easy" pur essendo stato pubblicato in lingua originale nel 1939 risulta ancora piacevolissimo e coinvolgente. L'assenza di Poirot o di Miss Marple non nuoce alla narrazione in quanto le indagini sono condotte in modo brillante da Luke Fitzwilliam (funzionario di Polizia in pensione), arguto e privo delle piccole manie del nostro belga preferito.
Luke, con metodo e abnegazione, passa al setaccio la vita di tutti gli abitanti di Wychwood, trovando persino il tempo di invaghirsi di un'arrampicatrice sociale ed esprimere la propria ammirazione per la figlia del medico locale. Hastings non avrebbe potuto fare di meglio.
La Christie ha seminato una serie di delitti apparentemente slegati tra loro, facilmente etichettabili come disgrazie o morti naturali, al punto che il lettore nella prima parte del romanzo brancola nel buio più assoluto, per poi riuscire finalmente a notare le bricioline da lei seminate e dare un volto all'assassino.
È la prima volta che individuo il colpevole prima dello svelamento finale; ho macinato un numero considerevole di testi della Christie negli ultimi anni e l'atmosfera cozy ha stimolato la mia capacità di attenzione. Adoro questo tipo di ambientazioni, tutte tendine di pizzo, siepi fiorite e anziane signore pettegole.
L'unica mia perplessità riguarda l'elemento romance: la coppia sembra formarsi sul nulla e la discussione chiarificatrice tra loro non mi ha emozionata minimamente. Ho invece apprezzato la caratterizzazione delle figure secondarie dal Maggiore Horton in versione dogsitter, alla sfortunata Lavinia Pinkerton fino alla dolce Rose che dovrà sciropparsi in eterno il cinico Dottor Thomas. Qualcuno la salvi.
Citazione Top: "Le vecchie zie non sbagliano mai."Voto: 5/5
Come procedono le vostre letture?
Nessun commento:
Posta un commento