Titolo: Il Priorato dell'albero delle arance
Autore: Samantha Shannon
Casa editrice: Mondadori (Oscar Vault)
Data di pubblicazione: 30 novembre 2019
Sinossi
La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni.
Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è
ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una
figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono
nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si
fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead
Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata
istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà
l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge
la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là
dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi
sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta
che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre
Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un
negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.
Recensione
Ringrazio la Mondadori per avermi inviato la copia per la recensione e la blogger Silvia di Book Lover, per aver organizzato il Review Party.
Il banner è opera di Alexia di Lo scrigno delle letture.
“Il Priorato dell’albero delle arance”, senza
dubbio uno dei libri più attesi e chiacchierati del 2019, è stato scritto da
Samantha Shannon, un'autrice giovanissima, essendo nata nel 1991, che ha già pubblicato libri di
tutto rispetto come quelli della serie non ancora conclusa The Bone Season.
I lettori di George Martin e di Tolkien si
sentiranno a casa con questa nuova uscita della Mondadori (collana Oscar Vault),
perché si tratta di un epic-fantasy davvero ben costruito: dall’ambientazione
ai personaggi, dagli intrecci ai messaggi che comunica, tutto è orchestrato nel
migliore dei modi e con originalità.
La narrazione spazia tra Oriente e Occidente attraverso
gli occhi dei quattro protagonisti: Tanè, la ragazza che ha studiato duramente
sin dall’infanzia per diventare un Cavaliere dei Draghi, incarico molto ambito
e per il quale bisogna sottoporsi a una selezione durissima; Ead, ancella della
regina Sabran con un passato misterioso e competenze con le armi che
decisamente esulano dai normali compiti di una dama; Niclays anatomista,
ossessionato dall’alchimia che vive in esilio e lascia passare i giorni perché
non ha mai superato un grande dolore; Lot, un nobile generoso che è stato
inviato in una missione suicida per allontanarlo dall’ambiente di corte.
Avere
quattro diversi punti di vista sulla storia ci permette un’immersione completa
nelle credenze e nello stile di vita di persone completamente diverse le une
dalle altre, nelle terre dell’Ovest infatti si professa una particolare
religione che si contrappone alle credenze orientali: gli occidentali
considerano eretici e disprezzano tutti coloro che venerano altre divinità.
All’interno di questo articolato quadro s’inserisce il Priorato dell’albero
delle arance, un ordine segreto il cui scopo è difendere l’Oriente e
contrastare l’avanzata del nemico, capace d’infiltrare abili spie in ruoli
politici e sociali di spicco. Queste maghe attingono ai frutti dell’albero per
mantenere e alimentare il loro potere che può essere davvero immenso, se
sapientemente incanalato. I pericoli che devono fronteggiare sono tanti, come l’avanzare del morbo draconico, letale per chi ne viene contagiato,
e le aggressive creature che si stanno risvegliando dal loro sonno.
Va operata
una netta distinzione tra i draghi che popolano l’Ovest, malvagi e servi del
Senza Nome (il nemico numero uno) che ambiscono solo a distruggere gli uomini,
e i draghi dell’Est legati all’acqua, saggi, rispettati come divinità e dal
forte temperamento. Tanè vorrebbe affiancarne uno, ma per rincorrere il suo
sogno, si macchia di una colpa terribile, scatenando un effetto domino,
impossibile da arrestare. Le conseguenze colpiranno Niclays per primo, per poi
ripercuotersi su tutti, come in un puzzle che solo una volta completo rivela il
suo soggetto. I lettori prenderanno parte ad un’emozionante avventura e vi
garantisco che la sera sarà davvero difficile posare il volume sul comodino.
Quando ci si imbatte in un libro del genere quisquilie come il sonno
finiscono in secondo piano. Il mio consiglio è d'iniziarlo il venerdì pomeriggio,
per godervi un intero weekend di emozioni.
E’ davvero un privilegio non dover
aspettare un anno o due per conoscere le sorti dei propri beniamini, come
solitamente accade con le altre saghe. “Il Priorato dell’albero delle arance”
ci consente di stringere un mondo vivo, palpitante e pericolo tra le nostre mani
e non resta altro da fare che abbandonarsi alla magia della lettura.
Ho trattenuto più volte
il fiato, tra un capitolo e l’altro, perché Tanè e Lot mi sono diventati
particolarmente cari e soprattutto quest’ultimo mi ha dato molti pensieri.
La
sua abnegazione e forza d’animo lo rendono davvero uno dei personaggi migliori
della saga, a mio parere.
L'autrice presta una particolare cura anche nel
tratteggiare le figure secondarie come Truyde, sconvolgente nel suo fanatismo, la
Dorata Imperatrice che comanda la sua nave con pugno di ferro e sembra uscita
dritta dritta dai film dei Pirati dei Caraibi o la Donmata Marosa del Regno
draconico di Yscalin la cui terra è diventata simile a un girone infernale.
Chi ama
le citazioni, infine, potrà sbizzarrirsi e riempire il proprio bullet journal, perché
come ricorda Ead “le storie contengono un grande potere”, ma questo voi lo
saprete già, se siete giunti alla fine di questa recensione, scritta cercando
di dare voce al groviglio di emozioni che si agitano in me, ma
evitando di elencare i principali colpi di scena ideati dalla Shannon. Le
anticipazioni presenti in questo Post sono davvero minime e non voglio svelarvi nulla sul finale, anche se mi piacerebbe tantissimo commentare con voi la storia nella sua interezza.Temo che le mie amiche dovranno sacrificarsi a breve e ascoltare dei lunghissimi messaggi vocali.
Voto: 5/5
-Ebook fornito da Mondadori-
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